lunedì 6 maggio 2013

Siamo tutti fusi

In famiglia siamo tutti fusi, compreso l'asciugacapelli.

Questo mese di maggio è iniziato sotto i peggiori auspici. La più giovane di casa si è fatta prendere da una crisi isterica il primo giorno del mese e non ci si crede come lo sconvolgimento che ha provocato, non abbia accennato a diminuire per giorni.
Un po' come quando un terremoto scuote una terra e poi quella continua a tremare per molto tempo ancora e queste scosse di assestamento snervano le persone e le cose a volte peggio della prima grande scossa, perché trovano delle corde già tese che da un momento all'altro potrebbero spezzarsi.
I giorni seguenti alla crisi di nervi, ci sono state discussioni, tensioni, problemi, imbarazzi e sgradevoli sensazioni a non finire.
I due adulti di casa, che avrebbero dovuto essere ragionevoli e avere la capacità di andare oltre anche dopo le esperienze più spiacevoli, non ne volevano sapere di dare il buon esempio; si osteggiavano trascinandosi dietro un carrozzone di folli, nane, ballerine e piccoli misteri.
La seconda parte della settimana lavorativa, per fortuna breve, dopo la pausa della Festa dei Lavoratori è stata un inferno dall'inizio alla fine. Un giovedì ed un venerdì da dimenticare, fra musi lunghi, discussioni, accuse e capricci.
Io, intollerante e scorbutica come non mai, ad accusare l'uomo di casa di essere troppo accomodante di fronte ai capricci delle pestifere che abbiamo messo al mondo e lui ad accusarmi di essere troppo rigida e di aver reagito male alla scena degna del film "L'esorcista" che mi sono trovata a dover fronteggiare e alla quale lui, tra l'altro non ha nemmeno assistito.
Insomma, giorni di vita sprecati, energie vitali finite nell'inutile calderone della rabbia, un "esercito di rancorosi"  armato fino ai denti di battutine caustiche, occhiatacce e smorfie.
La tensione si poteva tagliare con il coltello. Eravamo come giocatori di due squadre di calcio che si contendono la vittoria dei mondiali in finale ai rigori.
Immancabilmente, hanno iniziato a verificarsi strani fenomeni. Avvenimenti irritanti e fuori dal comune che noi abbiamo affrontato in maniera del tutto irragionevole. Bisogna comprenderlo, un'ondata di follia aveva travolto la nostra casa.
UNO
Venerdì mattina, la primogenita sconvolta dall'agitazione generale, è caduta come una pera davanti al cancello dell'asilo e si è sbucciata entrambe le ginocchia. Non sto nemmeno a descrivere i pianti, la disperazione e i capricci che ne sono scaturiti, perché a quel punto, l'infortunata sosteneva di non poter più frequentare l'asilo e di non poter più camminare. La risposta ricorrente a chiunque cercasse di dirle che forse stava esagerando era:" il corpo è mio, lo so io quanto mi fa male, tu cosa ne puoi capire?..." ha passato due giorni con degli enormi cerotti che le coprivano metà della gamba, si è rifiutata di andare in piscina e alla fine per togliere i cerotti l'ho dovuta quasi ipnotizzare.
Anche la natura si è ribellata con tutta la sua forza:
DUE
E' tornata la nostra nemica talpa che si diverte da settimane a mandare per aria il risultato di mesi di duro lavoro, sudore e mal di schiena. Mio marito, già infastidito dalla situazione, ha cercato di murarla viva, così:

si noti che alla destra della colata di sabbia e cemento c'è un'altra traccia della talpa fatta esattamente mezz'ora dopo l'azione di cementificazione. La talpa è arrivata alla barriera di cemento, è tornata indietro, ha scavato un altro piccolo tunnel, è sbucata 30 cm più in là, ha fatto una bella pernacchia a tutti noi e si è rintanata sghignazzando di nuovo nel buio del sottosuolo, suo regno incontrastato.
TRE
Abbiamo subìto un vero e proprio assalto da parte di un esercito di formiche. Di usare veleni dalle mie parti non se ne parla. Quindi io le schiaccio a una a una e le rimuovo con uno straccio bagnato di candeggina, confidando nella rinomata intelligenza di queste creature che a mio avviso, vedendo i cadaveri delle loro parenti, faranno dietro front e sceglieranno un posto più degno dove stabilirsi. Mentre eseguo questa operazione mi sento in colpa e chiedo scusa agli antenati della formica.
QUATTRO
Una merla che era stata inizialmente accolta con grande gioia dalla mia famiglia perché ci aveva fatto l'onore di costruire il nido sul nostro nocciolo, ha deciso improvvisamente di dichiararmi guerra. Passa le giornate appostata fra le mie fragoline (per trapiantare le quali mi sono giocata le vertebre dalla L1 alla L5) e fissandomi con gli occhi da matta, aspetta che io la osservi per strappare con cattiveria i fiori dalle piantine. Ha anche rubato già tre fragole acerbe. A questo punto, ogni volta che la sorprendo a fare la pazza, apro di scatto la finestra e per spaventarla le urlo contro minacce fantasiose (tipo: se non te ne vai, ti strappo a una a una le piume caudali!)
CINQUE
Saliti tutti su questa corriera che portava a mattolandia, siamo arrivati alla fermata di venerdì notte quando la scatenata capricciosa ha cominciato a tossire. Una tosse brutta, stizzita, di quelle che a me fanno rizzare i peli sulle braccia perché sembra che si strozzino e non riprendano più fiato. La tosse è durata tutta la notte. Noi due, svegli con gli occhi sgranati ad osservarla respirare e a girare per casa, ciascuno fermo sulle proprie convinzioni ed arroccato tra le sue preoccupazioni.
Alla fine anche la nottata è passata, la piccola appestata si è beccata una bella dose di cortisone e io fra sensi di colpa e paure, ho visto nascere il sole della giornata di sabato.
SEI
Sabato pomeriggio abbiamo fatto il bagnetto alle due gaglioffe e mentre asciugavo i capelli alla piccola, ho cominciato a sentire uno strano odore di plastica bruciata. Ho guardato l'asciugacapelli e non riuscivo a credere ai miei occhi. Si era fuso così:

Ma che assurdo fenomeno è questo?
SETTE
Sabato grazie a Dio è finalmente arrivata mia cognata che ha passato il week end con noi. La sera siamo andati a mangiare la pizza in un locale dove mia sorella ha prenotato un pranzo per una ricorrenza che festeggeremo fra qualche giorno. La cena doveva essere un sopralluogo. In realtà, tutto è andato piuttosto male. Mio marito ha ordinato un antipasto di montagna e per un errore si è ritrovato un fritto misto scarso e pallidino che non desiderava affatto, una mia figlia ha dato in escandescenze perché avrebbe voluto mangiare le patatine del padre e io non glie lo ho permesso. La mia figlia minore invece si è appoggiata con la schiena contro la porta del bagno degli uomini, ma la porta era solo accostata e così lei è caduta con il sedere per terra e ha messo le mani in una pozza lurida che non ho nemmeno provato ad analizzare altrimenti la crisi isterica sarebbe presa a me. In compenso mi è presa una crisi di riso. Ho riso talmente tanto che mi doleva la pancia e mi uscivano le lacrime. Il giorno dopo, mia madre ha confessato a mia sorella di non aver chiuso occhio tutta la notte al pensiero che forse il locale non fosse stato adatto alla ricorrenza da festeggiare e mia sorella ha chiamato me per riportarmelo. Io ho pensato che io e mia madre ci saremmo potute telefonare la notte di sabato perché lei era sveglia per la preoccupazione e io affrontavo la seconda notte di tosse della piccola.
Totale delle ore di sonno accumulate fra venerdì e sabato:6.
La domenica non è andata affatto meglio. E' piovuto tutto il santo giorno e noi ci siamo ritrovati costretti fra quattro mura a sbraitare, e scontrarci per ogni sciocchezza.
Non ne potevo più, finalmente la notte è scesa in nostro soccorso e ognuno di noi si è rifugiato nei propri incubi. Eravamo esattamente il negativo della famiglia del Mulino Bianco. Questa mattina non ho avuto nemmeno la forza di portare le bambine a scuola.
Mio marito ha tentato di uscire per andare a lavorare ma ha trovato un tale traffico che è dovuto tornare a casa con la coda fra le gambe dopo due ore di fila.
I rigori erano stati battuti tutti, ma ancora si stava in parità. La sconfitta era di tutti. Era arrivato il momento di lanciare la monetina.
Qualche sorriso ha cominciato a farsi strada nonostante la nebbia che calava tutta intorno alla nostra casa quasi fosse una giornata di Novembre.
Alla fine la monetina è stata lanciata. Ma che importa chi abbia vinto?
La vittoria è stata festeggiata con un bicchierino di limoncello che ho appena scolato insieme all'altro maggiorenne di casa. Le minori ci hanno guadagnato una serata cinema, cenando davanti alla tv. Domani, palla al centro.

19 commenti:

  1. Ed anche ora non so se ridere a crepapelle o piangere per la dolcezza. Senti..la scena di te che urli alla merla a squarcia gola aprendo di scatto la finestra è da ricovero in ospedale per crisi respiratoria da risate, come avrei voluto essere presente!!!!!!. Per non dire della talpa che fa le pernacchie ahahaha
    Comunque avevate l'universo intero contro, segnali inequivocabili!
    Speriamo la tempesta sia passata, credo che il fondo sia stato toccato, se consideri che in Italia si generano anche i tornado e che è morto Andreotti, domani dovrebbe andare meglio.
    Baci

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    1. Ma si, oggi è un altro giorno e dopo aver toccato il fondo (e aver scavato un po'...) si può solo risalire! La merla questa mattina era ancora lì. Vuole la guerra! Visto tutto quello che è successo in questi giorni, non mi sarei stupita se il tornado si fosse generato nel mio giardino!!

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  2. Già già ...mi Sto arrivando! Che x qualche strano fenomeno le energie negative si erano diffuse pure dalle mie parti!ti capisco benissimo,certo bisogna ammettere che voi avete affrontato un super concentrato di casi,fatalità e ingorghi...ma siete stati bravi a uscirne vivi e pure col brindisi! :-) noi ci siamo scannati vivi senza palla al centro,bastava uno sguardo fatto male x lanciare le fiamme...e Grilletta ovviamente ne ha risentito e ha dato giù di matto le notti e pure i giorni..questo x darti solidarietà e sostegno...i bimbi assorbono TUTTO!cmq...passo ai consigli pratici,se mi posso permettere!
    Talpa: da Leroy Merlin abbiamo trovato la soluzione ecologica e duratura,una paletta a luce solare che emette degli ultrasuoni fastidiosi x le talpe e miracolosi x noi poveri giardinieri provetti
    Merla: usa una retina sulle piantine,magari forma un tunnel così LEI non riuscirà ad entrare e a voi basterà alzare i lembi per gustare le fragoline
    Tosse notturna: miracoloso lo sciroppo alla cipolla,rimedio delle nonne
    Crisi personale isterica: e dedicare 15 minuti tutti x te con un bagno rilassante alla lavanda,una bella maschera all'aegilla e qualche candela?......può venire pure il blackout e non farai una piega! ;-) abbracci forti

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    1. Grazie, quanti consigli miracolosi!! Applicherò tutto alla lettera, a cominciare dal bagno rilassante con olio alla lavanda! Poi passerò alla retina...non posso passare la primavera a minacciare una povera creatura indifesa, sebbene pazza! Dove si compra o come si prepara lo sciroppo alla cipolla?! Io odio quando le bimbe hanno la tosse! Quanto a voi, spero sia passata anche lì la bufera. Io non sopporto proprio di stare con i musi lunghi. In caso suggerisco un bicchierino di limoncello!

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    2. per lo sciroppo di ho "dedicato" un post, per il resto...bufera più che passata, direi sospesa, vento di bonaccia...sperando che la bora si fermi a Trieste! ;-)

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  3. Cavoli..io oooodiooooo la scrittura automatica! Mi sto arrivando non e' neanche nel dizionario congolese-arabo...va be' ..spero che il concetto sia chiaro! :-/

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    1. Aaaaaaah ora ho capito! Leggevo e rileggevo, ma "mi sto arrivando" non riuscivo a decifrarlo!! Ok, ora sono più tranquilla...la scrittura automatica alle volte prende il sopravvento e vive una vita tutta sua fatta di grammatica aliena!

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    2. Ciaooo..la bufera ha ripreso vita,ha cambiato direzione,ma si sta trasformando lentamente in un tornado e temo stia iniziando a crepare qqualche parete,qualche tetto...mi sento in una bolla di sapone,sospesa in aria,fuori rumore,dentro dolore..troppo x far finta,ancora,di non sentirlo..ho trovato rifugio qui da te..

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    3. Hai fatto bene! Scappa dalla zia Strana quando ne hai bisogno. Allora numero uno: respira profondamente. Numero due: pensa alla cosa più difficile che hai fatto in vita tua e ripeti ossessivamente la seguente frase:" se ho fatto quello, posso superare anche questo momento". Numero tre: canticchia una canzone sottovoce. Puoi scegliere tra una canzonetta sciocca che ti faccia sorridere o una struggente che ti faccia sguazzare completamente nella tristezza. Numero quattro: parla del tuo dolore con chiunque possa lenirlo. Fammi sapere...

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    4. Ciao!scusa il silenzio di questi giorni,ma sto mettendo ordine tra pensieri e difficolta personali che cerco di interpretare e valutare se sono sintomo di stanchezza o di cosa altro...e' una fase nuova e del tutto sconosciuta per me...ma ci tenevo a ringraziarti del supporto e della disponibilità di ascolto,grazie davvero!!

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    5. La vita è una lunga maratona che a volte diventa una corsa ad ostacoli. Si cade, ci si alza, a volte la fatica sembra abbatterti, spesso non si hanno energie a sufficienza per correre e contemporaneamente parlare ché tutte le forze che uno ha, le mette nelle gambe. Ma dietro la curva si trova un punto di ristoro con un bicchiere di acqua e sali minerali e allora ti sembra che non possa essere più bello di così. Ti guardi intorno, vedi che ci sono altri maratoneti stanchi come te, sudati e con il fiatone, disperarti almeno quanto te, ma che continuano a correre e forse come te si chiedono chi glie lo abbia fatto fare, allora corri anche tu e intanto pensi. Il sole ti scalda la pelle e ti asciuga il sudore...

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  4. Bè io aparte la tosse "abbaiante" (definizione tecnica del mio pediatra) del mio figlio minore, la lotta atavica senza pari con le maestre dell'asilo che non riescono a tener buono UN bambino la cui madre proviene sicuramente dall'era preistorica e che ci ha rotto inconfutabilmente le palle, montagne di fave e piselli da sbucciare raccolti in campagna da mio marito, rigorosamente biologiche e quindi piene di formichine amichevoli, dicevo bè a parte questo tutto bene!

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    1. Come ti capiiiiiisco! Ogni singola parola mi suona più che familiare. Che dire, si vede che sui nostri week end si è concentrata una strana congiunzione astrale portatrice di sfighe varie e malumori...è già tanto che non siamo finiti tutti al manicomio. Di certo questa dannata pioggia che non vuole smetterla, non aiuta.

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  5. hai reso l'idea...qui in questo periodo lungo di piogge l'iteria si fa strada anche..e quanto riguarda la tua piccola e' moooltoooo simile alla mia !!! A volte mi chiedo da dove sia uscita! :)
    Ti leggero' spesso ..mi piaci un sacco..verace e sincera..altro che mulini bianchi..quelli non esistono! :)

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  6. Ma come, non sai che bisogna mettere una barriera di farina (come si fà con il veleno) per non far entrare le formiche? !!!!!!!!!!

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    1. Ho messo farina, sale e pure bicarbonato. Le mie di formiche sono transgeniche.

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  7. Allora potresti fare come mio marito: le insulta!

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