giovedì 25 luglio 2013

disorientata cronica. Il giro di Peppe intorno alla reale

Vedete quella specie di fagiolino azzurro in figura?
Si chiama Ippocampo, è uno dei tanti pezzetti miracolosi del nostro cervello, in grado di compiere incredibili prodigi.
Questa storia dell'orientamento è complicata, e come tutti i misteri che avvolgono la mente umana, non è del tutto chiaro come funzioni. La studiano tanti ricercatori di prestigiose università, tutte rigorosamente straniere e tutte altrettanto rigorosamente condotte da brillanti menti italiane, ma questa è un'altra storia. 
Insomma questi nostri connazionali illustri hanno scoperto che il senso dell'orientamento risiede principalmente nell'ippocampo.
Il fagiolino suddetto che ti fa? prende la consapevolezza, la coniuga con la memoria dello spazio circostante, poi compone il senso della velocità con quello dei cambiamenti di direzione nel tempo, infine mescola tutto questo, aggiungendo la capacità di determinare la posizione degli oggetti e dei luoghi in relazione ai propri movimenti nel contesto. (questa spiegazione l'ho copiata, ma con somma maestria ho anche modificato qualche frase con il risultato di aver perso in chiarezza!)
Veniamo alla mia storia:
L'ippocampo mio, si deve essere perso nel mio strano cervello. O forse lo hanno montato al contrario, perché io ho un senso dell'orientamento terribile.
Mi perdo, mi perdo sempre ed ovunque. Copiando una frase sentita una volta da qualcuno, spesso cerco di rendere affascinante questa mia caratteristica, dichiarando che "perdersi è una condizione dell'anima". In verità però, a parte la frase ad effetto, quello che penso veramente è che perdersi non c'entra niente con l'anima e che io sono solo una schiappa.
Ieri ad esempio, sono partita da casa mia alle 7.30 per recarmi in uno dei tanti uffici spaventosi nei quali a volte mi ritrovo a dover andare per lavoro.
Appena uscita dal cancello di casa, ho realizzato che non avevo la più pallida idea di dove cavolo dovessi andare e così ho avviato il navigatore:
DIALOGO FRA LA STRANA E IL NAVIGATORE (voce fuoricampo: forse l'ippocampo della Strana non funzionerà bene, ma il suo emisfero destro è molto prolifico e nel suo delirio di fantasia, quando lei lo interroga, il navigatore le risponde. Purtroppo i due non vanno molto d'accordo)
Strana: Aho, vedi di comportarti bene eh, non mi confondere come fai di solito. Ti chiedo di portarmi là?! E tu portami là, punto e basta, senza giri di Peppe intorno alla reale, e senza spiritosaggini.
Navigatore (con voce femminile metallica): ma pensa a guidare va, dispersa cronica, che se non ci fossi io, ti starebbero cercando con "Chi l'ha visto" da un bel pezzo.
Strana: Parti male, ti avverto.
Navigatore: Senti chi parla, ti si è appena spenta la macchina...

Così, con tante domande che mi giravano per la testa, ho lasciato i miei cari boschi e mi sono gettata a scapicollo in una nuova avventura nelle insidiosissime strade romane.

Alle 8.20 seguendo alla lettera le indicazioni di questo odioso aggeggio dalla voce metallica, ho imboccato fiera la via Ardeatina.
DIGRESSIONE DELLA STRANA:
Caro ciclista che ti alleni sulla via Ardeatina, sì parlo proprio con te, tutto sudato, con i tuoi calzoncini attillati e i gioielli di famiglia sacrificati su un duro sellino, tu che fatichi come un matto e con la faccia concentrata guardi fisso davanti a te, teso per lo sforzo dei tuoi muscoli, paonazzo per via del gran caldo, proprio tu.
Io ti ammiro, credimi, io ti stimo dal profondo di me stessa, io sportiva dentro che ho sempre amato le sfide e la fatica, io che vivo in salita e sempre arranco proprio come te, io provo per te il massimo rispetto.
Però
benedetto uomo,
Perché hai deciso di mettere alla prova proprio i miei nervi che sono molto vicini al punto di rottura?! 
Perché non pedali un po' più in là che così io ti posso superare senza che io rischi l'infarto e tu il reparto traumatologico?! 
Ma perché poi non vai ad allenarti su una bella stradina di campagna?! Di quelle che non passa mai nessuno e ogni tanto magari ti trovi anche qualche bella chioma di albero che ti fa ombra e ti da un po' di refrigerio e c'hai pure una sana arietta pulita da respirare?!
Perché devi venire a rischiare l'osso femorale proprio davanti a me?!EH? Perché?!
FINE DELLA DIGRESSIONE.
Gira che mettiti bene insomma, sono arrivata qui:
Pensavo che il mio miglior nemico, il navigatore, mi avrebbe fatto girare direttamente su via di Cecchignola.
Come sempre accade quando si tratta di strade, mi sbagliavo.
Quando, dopo aver superato un imponente barriera di macchine, mi sono ritrovata all'incrocio fra via Ardeatina e via Cecchignola, mi aspettava una brutta sorpresa. Questo cartello:

Porca vacca! E mo dove vado a sbattere?!
DIALOGO FRA LA STRANA E IL NAVIGATORE
Navigatore: Stai calma, Strana, lo so io dove dobbiamo andare, tu limitati a guidare ed evita di investire ciclisti, al resto ci penso io.
Strana: Non fare tanto la splendida, guarda cosa è successo ad un'amica mia per seguire il navigatore senza fare domande:

Navigatore: Non è di certo colpa mia se la tua amica è un'idiota e aveva impostato "percorso con i mezzi pubblici".
Strana: boh, non ho capito cosa hai detto, ma se lo dici tu...
Navigatore: Lascia perdere, piuttosto concentrati sul percorso, dobbiamo fare un giretto di Peppe, come li chiami tu.

Il navigatore sbuffando, con aria da sapientone, mi ha indicato questo percorso:




 E se non è un giro di Peppe intorno alla reale questo...
Arrivata al famigerato incrocio, dove peraltro, noncuranti del semaforo, tutti gli automobilisti si gettavano nella mischia con una grinta da leoni, il navigatore, trattenendo a stento le risate mi fa:
Navigatore: girare leggermente a destra.
Strana:Ma che vuol dire "girare leggermente?!"
Che mi sta a significare? 
Che stai a di'? Aaahhh non rispondi eh, brutta scatoletta inutile...stupido cretino...
Il navigatore, non mi degnava nemmeno di una risposta. Del resto queste pseudo crisi isteriche sono molto frequenti quando sono in macchina, quindi ormai non lo scuotono nemmeno più.
Ma evidentemente gli insulti gli bruciano, perché l'infame ha deciso di vendicarsi.
Mentre facevo il famoso giro di Peppe, ad un tratto mi sono ritrovata su questa strada:
Trattasi di strada interamente mancante di asfalto. Il tratto lungo circa 600m, presentava delle buche che se ci fosse caduto dentro il ciclista di prima, lo avrebbero dovuto tirare fuori con un argano.
Ero talmente atterrita che non mi riusciva nemmeno di insultare il navigatore. Nel frattempo però sentivo una risata demoniaca, tipo:
Navigatore:hihihihi....
Lo odiavo talmente tanto che per un momento ho avuto l'impulso di spegnerlo.
Navigatore: io te lo sconsiglio di cuore. Se mi spegni adesso, non ti ritrovano più nemmeno con gli elicotteri della polizia. 
Strana:Adesso che fai?!Leggi anche nella mente?
Navigatore: Strana, non vorrei sconvolgerti, ma io sono SOLO nella tua mente...
Strana: No, eh no, caro mio...tu sei sul sedile accanto al mio e continui a dire "fra 350m girare a sinistra su via Viggiano" e intanto io ho messo la sicura a tutti gli sportelli, sto guidando con il mento a 10 cm dal volante con gli occhi sbarrati e mentre la mia macchina si inclina pericolosamente a destra e a sinistra per via del percorso accidentato, comincio seriamente a pensare che oggi farò il mio rientro a casa in queste condizioni:
Credo di avere anche visto l'incredibile Hulk fra le fratte, pronto ad intervenire.
Mentre facevo questo discorso, grosse foglie di Bambù carezzavano dolcemente il parabrezza della mia macchina, la quale si faceva spazio fra le canne e i cespugli.
Stringevo i pugni sul volante e una sensazione di fastidio si era impossessata di tutto il mio corpo. Non comprendevo bene da quale punto scaturisse, ma mi sentivo molto strana.
UN'ALTRA DIGRESSIONE:
Non so quanti di voi conoscono la Ghiandola di Bartolino, spero nessuno, ma a riguardo posso dire due cose. 1. Questa ghiandola, posta in un punto davvero troppo intimo perché io possa parlarne, è una disgraziata sadica. 2. Solo pochi giorni fa, nel mio precedente post, dichiaravo di non avere disturbi endocrini. Ecco, oggi posso affermare di avere l'elenco completo delle problematiche di tipo organico legate alla neurastenia. L'inappetenza però no. Quella manco con le cannonate.
Tornando al mio giro di Peppe, alla fine scavalcando dossi e cunette e facendomi strada tra la fitta vegetazione, sono tornata alla civiltà. Cioè, proprio civiltà non la definirei, dato che appena ho imboccato via di Tor Carbone ho assistito ad una lite fra automobilisti, entrambi ultrasessantenni, uno dei due sceso addirittura dalla sua auto che, tutto rosso in faccia inveiva contro l'altro urlando:" E dai, tirala fuori la pistola!! Facci vedere la pistola!" 
Ho resistito all'impulso di ritornare nella giungla dalla quale provenivo (lì almeno ero sola, incredibile Hulk a parte) ed ho terminato il giro di Peppe ubbidiente ai capricci del navigatore.
Come sempre accade, anche ieri sono tornata a casa e la prima a stupirsene sono stata proprio io. Ho offerto un'orzata all'incredibile Hulk e ho preparato felice la cena per Amichetta che ci ha fatto compagnia per la serata.
ULTIMA DIGRESSIONE
Mentre risultavo dispersa tra i Bambù, ho avuto un attacco di fame nervosa e così ho dato fondo alla merendina dietetica che mi ero comprata. La suddetta merendina era farcita alla crema di nocciola. Purtroppo a causa del caldo, la crema era diventata quasi liquida e così, senza accorgermene, mi sono sporcata la punta del naso.
Ho passato il resto della mattinata combinata in quel modo e ho anche parlato con un funzionario di un ufficio pubblico che continuava a fissarmi il centro della faccia mentre io non capivo un'acca di quello che mi diceva perché ero distratta da una macchia nera che vedevo con  la coda dell'occhio sulla punta del mio naso.

domenica 21 luglio 2013

Neurastenìa




Lettura commentata di una spiegazione scientifica

Dal sito www.pagineblusanita.it:

Neurastenia
aaaah ecco cosa vuol dire quando mi dicono che sono nevrastenica...da oggi in poi tutte le volte, invece di rispondere con il consueto “mavaffallovo” potrò rispondere, dopo essermi schiarita la voce:" il termine che hai appena usato, deriva etimologicamente dal termine greco neyron=nervo e asthenía=debolezza, quindi significa letteralmente che mi hai dato della debole di nervi, non è poi così male"


La neurastenia o esaurimento nervoso è una malattia caratterizzata da una sofferenza morale del soggetto dovuta a cause di ordine psichico (mentali).
ringrazio per aver specificato che le cause di ordine psichico sono meglio definite "mentali". Dunque vediamo, un neurastenico è uno con l'esaurimento nervoso, ok, ho capito. Il soggetto, che sarebbe il neurastenico, patisce sofferenze morali. Sì, lo capisco bene, c'è le ho le sofferenze morali

La neurastenia costituzionale può riguardare maggiormente individui molto emotivi con tendenza all'introspezione e con crisi di malumore.

sulle crisi di malumore, potrei scrivere un trattato, quindi sì ce le ho pure quelle. Quanto all'essere emotivi, potrebbe essere sufficiente a spiegare la mia emotività, il fatto che ogni volta che mi recavo a sostenere un esame, camminando verso il mio personale patibolo, mi auguravo seriamente che un camion mi investisse. Infine c'è la tendenza all'introspezione. Sì ho anche quella, mi domando spesso da dove vengo, rispondendomi che vengo da un pianeta lontano anni luce da qui, ma ancora più sovente, mi domando dove vado, dato che appena svolto l'angolo di casa, mi perdo e per ritrovarmi mi tocca usare tre navigatori e chiedere indicazioni ad almeno sette passanti diversi

Oltre ad una predisposizione costituzionale di ordine psichico,...
quindi uno all'esaurimento nervoso è predisposto, è costituzione, come le ossa grandi, la pancetta prominente o i capelli lisci.

... ve ne può essere una di natura organica; molto spesso, i neurastenici riscontrano ipotensione arteriosa (valori molto bassi della pressione) o disturbi endocrini (cioè delle ghiandole).
oddio sulle ghiandole non lo so, non ho preso ancora piena coscienza del mio stato endocrino, ma sulla pressione ho toccato dei minimi storici che sono stati registrati dall'osservatorio mondiale dell'ipotensione arteriosa.

A monte di disturbi neurastenici ci possono anche essere l'eccessivo lavoro fisico ed intellettuale o la tensione emotiva dovuta alle preoccupazioni, alle frustrazioni legate ad un lavoro Insoddisfacente, ecc..
ce li ho! Ce li ho tutti!!
Eccessivo lavoro fisico: tipo che da quando ti svegli la mattina a quando svieni la sera, non fai altro che muoverti, andare di qua e di là, raccogliere, lavare, salire, scendere, saltare, rincorrere il cane, salire sui tetti, rincorrere le figlie, sollevare le suddette, arrampicarti su scale a pioli, passare il folletto, raccogliere le cacce del cane, infilarsi sotto il letto a raccogliere Biancaneve che è finita proprio al centro sotto il lettone, prendere in braccio il cane (che pesa 40kg) per buttarlo fuori di casa dove si era infilato a causa del temporale...aho, che c'è?! Vi ho turbato con questo elenco troppo lungo?...eh ma non fate i neurastenici pure voi...

Lavoro intellettuale: Che sarebbe? Quello che nell'ultima settimana ho fatto per circa dodici ore al giorno cominciando alle sei del mattino e a volte finendo a mezzanotte? Se è quello, sì ce l'ho.

Tensione emotiva dovuta alle preoccupazioni: Questa settimana ho avuto un pensiero fisso, per una mia amica e la sua famiglia che sta passando la cosa peggiore che possa capitare ad un essere umano e qualunque cosa facessi, dicessi, o pensassi, in un angolo della mia testa c'era lei, un piccoletto in difficoltà e una preoccupazione gigantesca che a volte mi faceva scendere delle strane gocce di acqua salata che partivano da sole dall'angolo dell'occhio e scendevano rigando la guancia fino a cadere per terra. Tutta la tensione emotiva di cui dispongo è diretta a loro in questo momento, augurandomi che tutto si possa risolvere. Andrà bene, sì, andrà bene.
E poi ci sono le frustrazioni legate ad un lavoro insoddisfacente: Non è che io pensi che il mio lavoro sia insoddisfacente, no questo no, è il modo in cui lo svolgo io che crea frustrazioni: sono sempre in ritardo a tutti gli appuntamenti e con tutte le consegne, odio profondamente la maggior parte dei miei clienti che sono spocchiosi, saccenti, restii a pagare e mostruosamente scassapalle, la burocrazia divora qualunque cosa io tenti di fare e il fisco mi perseguita. Quindi non è il tipo di lavoro, sono io...sì devo essere io che sono insoddisfacente per il mio lavoro...deve essere così.

Inoltre, le emozioni intense e prolungate, i conflitti interiori, la difficoltà nei rapporti interpersonali e professionali, le sofferenze morali dovute a lutti familiari, ecc. sono fattori che possono agire nel causare la neurastenia.
di emozioni intense e prolungate ne vivo di continuo, spesso sono emozioni negative che mi trasformano in una specie di mostro mitologico con tanto di fumo che esce dalle narici, occhi strabuzzati, smorfie di ogni genere, sbocchi di rabbia, rantoli.
il conflitto interiore poi è il mio cavallo di battaglia, dato che dentro di me come dico spesso, alberga un intero condominio e tutti i condòmini sono rissosi, maleducati, poco disposti a venirsi incontro, antipatici e qualcuno è pure piuttosto stranetto.
No no, di difficoltà nei rapporti interpersonali e professionali non ne ho affatto, è solo che vorrei ammazzare a mani nude tutti i miei clienti, soprattutto quel vecchio porco che fa apprezzamenti fuori luogo sulla mia persona, e che in tutti gli altri rapporti interpersonali sono un tantino, come dire, asociale. Ma quella è costituzione, lo hanno detto anche i dottori.

I sintomi di questa malattia possono essere: l'astenia (sensazione di indebolimento e di stanchezza),
ce l'ho.
la cefalea (mal di testa),
ce ne ho a pacchi, con tutto il suo corredo di fotosensibilità, malsopportazione dei rumori, giracapo, nausea, dolore lancinante. Quando proprio non ne posso più, affronto tutto armata di un antidolorifico, che però mi causa forti crampi allo stomaco, così prendo una medicina per i crampi allo stomaco, che mi procura sensazione di indebolimento e di stanchezza.


Ronzii alle orecchie,
no, quelli mi mancano, o forse ce li ho ma dato che sono mezza sorda, non li sento.

disturbi della vista,
nel mio caso non parlerei di disturbi. mi è calata la vista punto e basta. ho messo gli occhiali e via. finiti i disturbi. Ci tengo a chiarire che non si trattava di presbiopia, come invece sosteneva mio marito per farmi sentire l'ansia dei quaranta che si avvicinano a passo di carica.

capogiri,
sì, lo dicevo, ce li ho anche quelli.

insonnia,
no, quella proprio non ce l'ho! alle nove e mezza svengo con tanto di bocca aperta e bavetta da un lato.

disturbi di natura sessuale,
mah, se per disturbi di natura sessuale si può intendere anche il vecchio cliente porco che mi fa le avances, sì allora c'ho pure quello.

depressione,
se è vero che la depressione nasce dalla rabbia inespressa, allora io non rischio proprio di beccarmela. Io la rabbia la esprimo, sempre, con chiunque. a volte esprimo addirittura la rabbia degli altri. Ho un repertorio di espressioni di rabbia che farebbe invidia ad un attore consumato. Vorrei non essere così rabbiosa, ma non ce la faccio, proprio non ci riesco a non svalvolare di tanto in tanto, è più forte di me!

inappetenza (mancanza di appetito),
porca vacca, quella mi fosse mai venuta oh. niente, inappetenza non mi riguarda. Qualunque cosa accada, sono sempre lì pronta ad ingurgitare l'impossibile...che cacchio sono neurastenica e l'unico sintomo utile non ce l'ho! Mai nemmeno una nausea che mi impedisca di mangiare, che so io, una diarrea, niente di niente! Ho l'appetito di un bambino spensierato!


disturbi gastrointestinali (ovvero dell'apparato digerente), le palpitazioni, le lipotimie (svenimenti),
no, no e no. Palpitazioni niente, se non mi sbrigo a finire il lavoro con il cliente sporcaccione, rischio qualche palpazione ( e lui rischia di finire all'ospedale) ma palpitazioni no. Anche gli svenimenti non mi appartengono, però qualche volta mi viene voglia di buttarmi per terra e rimanere immobile lì dove sono. Vale come svenimento?


senso di soffocamento o di oppressione, ecc..
altro che "senso" ultimamente mi strozzo di continuo...a volte addirittura con la mia stessa saliva...è che sono presa da altro, sto sempre a pensare a tre o quattro cose contemporaneamente e così mi distraggo sulla deglutizione...

É utile consulto psicologico.
dici eh?...


domenica 14 luglio 2013

Premio IT'S RAINING MEN!



Uomini e donne del World Wide Web, stiamo scrivendo la storia!
Ecco il primo premio per blogger uomini. Vabbeh, forse non sarà proprio il primo, ma fa lo stesso...
I maschi nei blog, sono pochi e ben nascosti, ma qualcuno c'è e sono certa che saranno ben lieti di venire a tenere compagnia al Super su questo blog qualche volta.
Il mio caro amico, del quale l'ultima volta ho avuto notizie venerdì, mentre era nella sala d'aspetto di un dentista che lui definisce genio, ma che secondo me è un pazzo, si sente solo. Dice che in mezzo a tutte queste donne è in imbarazzo, che è l'unico uomo che fa commenti e partecipa attivamente, dice che è sempre la solita storia: che lo trascino sempre in mezzo a una masnada di donne che lo trattano come una di loro...insomma, fa i capricci. Come quella volta che pur di essere intervistato sul mio blog si è inventato una crisi della mezza età inesistente.
Quindi, soprattutto per il fatto che venerdì lo ho mollato lì ad aspettare di farsi maciullare da un pazzo, in compagnia di una vecchia, privo di difese e terrorizzato ( Super vorrei spiegarti che mi è successa una cosa grave e che mi dispiace molto di aver scritto: torno subito, ma poi di essere sparita) vorrei indire il premio intitolato:" IT'S RAINING MEN" 
sottotitolo: premio per autori di blog maschi per il quale si può ambire dal secondo posto in poi perché il primo posto se lo è beccato il Super a tavolino.

Ma non posso mica fare tutto da sola! Sul Super non posso contare, è ancora lì che sta cercando di capire la differenza fra un banner ed un premio, studia, si massaggia una guancia dolorante, scartabella, disegna un po', da un'occhiata al tempo e si gratta il capo.
Quindi, care amiche e amici dovrete aiutarmi voi a scovare i mitici blogger maschi. È tempo ormai che uomini e donne si incontrino nel web. Hai visto mai che qui riusciremo a capirci...

I primi assegnatari del premio IT'S RAIMING MEN sono
6. Semplicemente Giusi
7. Enrica...Vado in Cucina
8. Mammaeco
9. My New Old Life
10. I Segni Dell'Angelo Custode
11. Shabby Passion
12 Mo Te Lo Spiego a Papà
Sì, lo so, sono tutte donne tranne uno, il mitico "mo' te lo spiego a papà". Ma loro saranno i miei MEN HUNTERS!!
Costoro, se vorranno, dovranno seguire il seguente regolamento: 

REGOLA NUMERO 1
Essere sufficientemente strani da accettare questo premio

REGOLA NUMERO 2 
Rispondere alle seguenti domande:

- Cosa ti ha spinto a leggere il blog della Strana?

- Ma che sono questi premi per blogger?! Io ancora non lo ho capito nonostante ne stia creando uno.

- Quanti uomini credi che accetteranno di partecipare a questa iniziativa della Strana?( meno di uno, meno di cinque, meno di dieci, centoventisette, un altro numero minore di 90 che se non corretto potremmo giocare al lotto)

- Credi che ci sia una se pur flebile speranza che uomini e donne possano capirsi almeno su questo territorio neutrale che è il blog della Strana?
- Ritieni che la Strana, sia solo strana come dice di essere o in realtà è proprio completamente sbroccata?

REGOLA NUMERO 3
Scegliere almeno un altro blog a cui consegnarlo (anche più di uno). Ma non un blog qualunque, deve essere un blog curato da un uomo. Dunque, care e cari men hunters, datevi da fare...
una volta individuato il blog, dovrete scrivere sul vostro blog un post sul premio IT'S RAINING MEN, inserendo il link al blog prescelto, e un link al mio post. Se vorrete potrete mettere il banner anche nella side bar del vostro blog, ad indelebile memoria di questa stramba iniziativa.
Vi avverto che se io fossi l'assegnataria di questo premio, alla regola numero 3, sarei già entrata in crisi, perché non avrei capito una cippa di quello che devo fare. Quindi riassumo le regole fino a qui:
1. essere strani ( questa per me sarebbe la parte facile).
2. Rispondere alle 5 domande sopra. 
3. Scegliere uno o più blog di un uomo, scrivere un post sul proprio blog riguardante il premio IT'S RAINING MEN e inserire un link al blog dell'uomo e al blog della Strana. In fondo al post che scriverete, dovrete inserire le domande del questionario che trovate qui sotto e alle quali gli uomini assegnatari dovranno rispondere.
NOTA: Se proprio non trovate un blog 100% maschio, potrete coinvolgere nel questionario uno qualunque degli uomini di casa vostra e pubblicare le risposte sul vostro blog.

QUESTIONARIO PER UOMINI BLOGGERS:
Premessa: caro uomo, hai vinto un premio. Crea un post per celebrare questo evento e rispondi alle domande sotto, inserendo un link al blog http://sonostranaeccome.blogspot.it. Una volta fatto, vieni a trovarmi e lascia un commento sul mio blog! Ciao e care cose.

- Perché hai aperto un blog?

- Avevi già ricevuto un premio prima d'ora?

- Perché secondo te i blog sono curati prevalentemente da donne?

- Saresti disposto ogni tanto a lasciare un commento sul blog della Strana per non far sentire il Super, amico della Strana, l'unico uomo a frequentare questo luogo ameno?

- se la tua risposta alla domanda precedente è stata sì, la risposta resta immutata anche se ora ti informiamo che questa iniziativa è stata vinta a tavolino dal Super (nonostante non abbia un blog) solo perché è raccomandato?

- se la tua risposta alle due domande precedenti è stata sì, la risposta resta ancora immutata anche se ti informiamo che il Super ha frequentato per anni lo stesso parrucchiere della Strana pur sapendo che egli, il parrucchiere, era segretamente innamorato di lui, il Super?
Ad onor del vero si deve aggiungere che la Strana a costringeva, servendosi di orrendi ricatti, il Super ad andare da quel parrucchiere.

- Hai una domanda che ti sta attanagliando la mente fin dalla prima riga di questo questionario?
Se sì, sentiti pure libero di farla.

- Cosa pensi della discriminazione degli uomini blogger?

- Cosa pensi della discriminazione delle donne sui posti di lavoro?

- Quando è stata l'ultima volta che hai chiesto a tua moglie/compagna/madre/sorella indicazioni riguardo all'esatta ubicazione di un qualunque oggetto in casa? Potresti specificare di quale oggetto si trattava?

- Ti sei pentito di aver aderito a questa iniziativa?

- Credi che ci sia una se pur flebile speranza che uomini e donne possano capirsi almeno su questo territorio neutrale che è il blog della Strana?

Grazie per la partecipazione, il vincitore (cioè tutti quelli che aderiranno a questa iniziativa e che si classificheranno secondi dopo il Super) si aggiudicherà il banner premio qui sopra e potrà esporlo sul proprio blog, sulla scrivania del proprio ufficio, sul finestrino posteriore sinistro della propria autovettura o dovunque desidererà.

Avrò fatto certamente un casino, io e la mia pretesa di inventarmi un premio...abbiate pazienza e se potete perdonatemi!



giovedì 11 luglio 2013

Tecnologicamente. Tragicamente il finale


Ok, io non sono nemmeno rossa, ma i capelli dritti ce li ho e quell'espressione da pazza anche

TecnoLogicaMente
Sottotitolo: sì, vabbeh, ora mi metto pure a fare le recensioni...
Ero rimasta lì, di fronte alla porta di casa chiusa inavvertitamente da me, con un pesantissimo scatolone in mano contenente un costosissimo computer nuovo. Niente chiavi, nessuno degli strani abitanti del mia casa in grado di aprirmi la porta. Il cane mi fissava pigro muovendo la coda. Le mie braccia si stavano allungando sempre più. Dalle mani sudate per la fatica e per l'emozione cominciava a scivolare la preziosissima scatola.
Ho ripreso l'azione.
Mi sono girata su me stessa e sempre camminando a gambe larghe, incerta sulle mie ciabatte, sono passata dal giardino, sperando in una finestra aperta. L'ho trovata! Naturalmente quella più lontana, ma finalmente ero dentro.
Ho fatto il mio ingresso trionfale in salone, contemporaneamente mio marito scendeva le scale assonnato ma curioso di vedere il gioiellino. Poteva scendere un minuto prima, 'sto morto di sonno!
Comunque, i due coniugi Strani si sono ritrovati di fronte a questa grande scatola emozionati e felici.

Mi sono affrettata a sgomberare la scrivania.
Il vecchio scassone a manovella che stavo usando è stato trasferito sulla scrivania accanto, perché non potevo ancora abbandonarlo dato che contiene tutti i file e tutti i software che uso per lavorare. Infatti è ancora lì.

Con l'aiuto dell'uomo di casa, io che tenevo la scatola e lui che estraeva il prezioso contenuto, abbiamo portato alla luce il nuovo computer. Come mi era stato consigliato da più fronti, ho cominciato a prendere confidenza e mentre mio marito si occupava dell'unico cavo da attaccare (solo chi odia quanto me i cavi e cavetti che si intrecciano sulla scrivania e tutto intorno, causando polvere, fastidiose allergie e irritazione, può capire quanto sia importante questa caratteristica) io mi sono seduta e ho cominciato a sfiorare tastiera e mouse (rigorosamente wireless, cioè senza fili da attaccare, solo due pezzi di plastica scollegati dal resto del mondo...un sogno) per fare amicizia con il nuovo acquisto.
Antico e fiero con i suoi tasti mancanti, il Vecchio si è guardato il nuovo arrivato e con fare impunito ha esordito:"embè?! Chi ti credi di essere ragazzino?...aspetta di passare qualche anno in questa casa, poi vediamo come ti riduci...vabbeh facciamo le presentazioni: io sono Hp il Vecchio, sono decrepito, mi manca qualche pezzo, ma dentro ancora ruggiscono i miei microchip. Tu?"
Il Nuovo fiero e impettito, guardandolo letteralmente dall'alto mi basso, un po' perché la scrivania dove è poggiato è più alta, un po' perché lui è il doppio del vecchio, ha risposto acido:
"Ciao caro, non ti affaticare troppo che ti si stacca qualche altro tasto...mi chiamo HP TouchSmart ENVY 23 d100-el, come tutti i nobili ho un nome composto, ALL-IN-ONE se non te ne fossi accorto. Desktop PC, Windows 8 , Processore Intel® Core(TM) i3 3220, Memoria 4 GB di DDR3, HD SATA da 500 GB, consolle Beats Audio(TM)...tiè."
Intanto io continuavo a toccare tasti alla rinfusa sulla tastiera che non sapevo ancora accendere e cliccavo su icone immaginarie, ma il mouse e la tastiera erano ancora davvero scollegati dal resto del mondo, quindi quei miei gesti erano del tutto inefficaci.
"Guarda come se lo coccola st'ingrata...a me insulti e offese di ogni genere, a lui le carezze...è proprio vero, la vecchiaia è una brutta malattia" il mio vecchio macinino stava a guardarmi stizzito, meditando orribili vendette contro di me e contro il Nuovo.
Il Nuovo, era gentile con me, e in fondo anche con il vecchio scaldabagno di casa. "Su, non fare il geloso adesso. Sono la novità, sono grande e bello, ho il touch screen e il mio monitor non è rosa pastello come il tuo...cosa volevi che facesse questa benedetta donna?...ma vedrai fra un po' quanto mi odierà...quando capirà che con Windows 8, non ci capirà una mazza, lei abituata con il tuo Windows 95...vedrai che ti rimpiangerà e gli insulti me li prenderò anche io"
Stavo già cominciando a preoccuparmi di come diavolo potessi fare per accendere quel miracolo della tecnologia, quando al semplice inserimento del cavo di alimentazione, la meraviglia si è accesa da sola.
"Già mi piace questo computer...ha già capito che è meglio che faccia da solo perché se sta ad aspettare me, campa cavallo" Questo il mio commento mentre mio marito faceva di corsa il giro della scrivania per venire ad ammirare lo schermo e la sua risoluzione galattica.
"E mo' che vorresti, l'applauso?! Dai va, meraviglia della scienza e della tecnica...facci vedere cosa sai fare..." Il Vecchio di casa, proprio non sopportava il nuovo arrivato...mai mettere due generazioni di computer una di fronte all'altra. Si odieranno e si verrà investiti da una tempesta magnetica che manco sulla superficie solare.
Bene, a quel punto c'era da capire come diavolo interagire con questo gigante che mi ritrovavo di fronte. Mouse e tastiera non funzionavano e presa dall'emozione avevo completamente dimenticato di avere un touch screen. Ci ha pensato mio marito a ricordarmelo, cominciando a imprimere le sue impronte digitali su tutto il mio magnifico schermo. Ho subito compreso che il touch screen non fa per me. Io odio le ditate sul monitor! Mi fanno impazzire. Chissà perché si vanno a mettere sempre in quel punto dove tu devi guardare quel particolare piccolissimo che ti serve la vista di una lince, e loro stanno lì ad offuscare tutto e a confonderti le idee più di quanto non lo siano già.
Ho bloccato il braccio dell'uomo di casa con sguardo assassino e lo ho incitato a trovare una soluzione per mouse e tastiera.
Finalmente abbiamo capito! C'era da infilare una specie di chiavetta USB nel sedere (con tutto il rispetto) di quella meraviglia della tecnologia.
Ci ho pensato io ad infilare la supposta, delusa perché all'inizio avevo creduto fosse una chiavetta USB omaggio...con tutti i soldi che gli ho dato, potevano almeno regalarmi una chiavetta...
"Ahahaha...ora cominciano ad infilare di tutto nel tuo prezioso sederino...una volta la bambina a me ha infilato una matita nella presa Ethernet...non ti dico per levarla! Mancava poco che dovessimo chiamare i pompieri" il Vecchio le provava tutte per terrorizzare il malcapitato.
"Tutta questa meraviglia della tecnologia, sprecata in questa famiglia di pazzi. I due adulti che non sanno nemmeno come si usa un mouse wireless, due bambine teppiste...per tutti i Giga, ma dove diavolo sono capitato?..." Si disperava il nuovo acquisto di casa Strana.
Ok, ero in grado di scrivere e cliccare, ma cosa?! Nessun desktop con isolette sperdute in mezzo ad un mare tropicale, niente cartelle o icone...solo strani riquadri con previsioni meteo, notizie di finanza, simboli tribali...non ci capivo una mazza.
Ma il peggio doveva ancora arrivare. Ad un certo punto il mio computer ha cominciato a farmi un sacco di domande. Nome? cognome? indirizzo email? preferisci il formaggio sulla pasta? E poi decine di caselle da barrare o no...ero nella confusione. Ho chiamato il Super...
"Ah Super, aiuto, aiuto, come fo'? Questo mi fa domande, mi dice barra la casella giusta e io non lo so, non lo so quale sia la cosa giusta da fare!!"
Il Super, con una tunica bianca da Santone, seduto nella posizione del fiore di loto, circondato da un alone di fumo di incenso, mi ha risposto:"Statte calma Fantola! Non ti agitare porca boia, che mi mandi a sbattere con la macchina!! Devi dire di no! Di' di no a tutto! Di' no! Santo Iddio!"
Poi, guardando un tutorial sul mio iPad, dove una donna utilizzava il mio stesso computer come fosse un la cosa più semplice del mondo, ho capito molte cose. Ho capito che gli arcani riquadri sono come le app dell'IPad, ma meno belle a dire la verità.
"Tiè! Uno a zero per il piccoletto..." Al Vecchio, il mio iPad è simpatico. Prova per lui una simpatia mista a compassione perché io lo strapazzo di continuo. Sto sempre lì a scrivere, navigare, fotografare, non lo lascio in pace un secondo.
"Pant, pant, chi è?! Chi mi ha chiamato?! Dove siamo?! Zitti, zitti, non mi deconcentrate...devo scaricare la posta, aggiornare 12 applicazioni, salvare l'ultimo post della Strana ed effettuare correzioni su quella foto che è venuta sovraesposta...non mi disturbate, non mi chiamate, per l'amor del cielo!" Il mio iPad è decisamente lo stacanovista di casa.
Il Nuovo cominciava a spazientirsi:"ci mancava il nevrotico adesso. Keep calm ragazzo, non ti agitare, è stato 'sto vecchio rincoglionito a nominarti...e vabbeh, c'avrai pure le applicazioni di qualità, ma io ho uno schermo da 23 pollici. No dico, non so se mi spiego...io c'ho 4 GB di memoria...le cose che fai te affannandoti tanto, io le faccio con la cicca in bocca...sono proprio circondato da incompetenti...a partire da questa strana qua davanti che mi guarda con la faccia di una scimmia che viene messa per la prima volta davanti ad uno specchio."
Grazie al tutorial di quella che ormai è diventata la mia maestra di vita, sono riuscita ad arrivare al desktop. In realtà non so nemmeno come ho fatto e ancora oggi, tutte le volte che ci riesco accade per caso.
Una volta conquistate le nozioni base, ho iniziato a organizzare il mio nuovo computer con il minimo indispensabile per poter lavorare. Su consiglio di mio marito, ho iniziato scaricando l'Open Office. Una fatica della miseria per arrivare alla fine del processo a questa schermata:

Dico, siamo impazziti? 
"Ahahah hai le performance scarse, ah sòla!!" Al Vecchio, di poco non si staccava la porta del cd dalle risate.
Il Nuovo ormai era uno straccio:" ma no, no, non dargli retta Strana, ricorda le parole del Super: digli di no! Ignora i miei detrattori...è tutta invidia!! Che finaccia che ho fatto...è andata meglio a mio cugino che è finito in esposizione in un grande magazzino"
Insomma, questo nuovo computer ha portato una ventata di aria fresca nella mia casa e nella mia mente. Mi è presa brutta. Ho passato tutto il week end e buona parte di questa settimana a mettere a posto e ripulire. Ho sistemato file e cartelle, ho creato un organizzatissimo archivio con google Drive in parte addirittura condiviso con il mio collega serioso il quale lunedì mattina mi ha scritto di smetterla subito di fargli arrivare un'email per ogni dannato file che condividevo con lui! Ma non mi è bastato. La smania di sistemare e ripulire si è estesa e così ho messo a posto tutti i cassetti di casa, ho ripulito i filtri della lavatrice e dell'asciugatrice, ho messo ordine anche sulla mia scrivania che è sempre stata una lampante dimostrazione del fatto che l'entropia dell'universo è in continua ed inarrestabile crescita. Alla fine, il mio sposo esasperato ha avuto una mezza crisi isterica e di fronte ad una padella di broccoli surgelati mi intimato di smetterla subito, che non ne poteva più.
Mi sono offesa, ho pensato che l'uomo di casa non mi capisse affatto e indignata mi sono rifugiata in due giorni di silenzio e muso lungo.
Poi ieri, ho deciso di far tornare la pace fra le quattro mura della mia casa e così mi sono calmata e ho desistito dall'intenzione di arrampicarmi sulla scala e ripulire un ripostiglio sottotetto che non affronto ormai da anni.
Da tutta questa storia ho capito due cose:
1. In una famiglia, si raggiungono degli stati di equilibrio instabile che per un nonnulla vengono sconvolti e ci vogliono buona volontà e perseveranza per ritrovare un nuovo equilibrio anch'esso instabile che presto crollerà.
2. Windows 8 è l'inferno!! Io non mi ci abituerò mai!! Aaaaahhh come rimpiango il buon Windows 95 del Vecchio! Questo nuovo è un bastardo fottuto deficiente cretino e io lo odio, sì, lo odio con tutta me stessa!!
Commento finale del Nuovo:" lo avevo detto io, questa non ce la può fare."