venerdì 31 maggio 2013

La strana storia delle navi di Nemi


La strana storia delle navi romane nel lago di Nemi
Parte Prima
Sottotitolo : una storia incredibile che mi ha colpito tantissimo ma che ho impiegato una settimana a scrivere tanto è lunga. Quindi la dividerò in due parti, altrimenti non lo pubblico più 'sto post...
Caligola. Imperatore Romano

Caligola era il terzo figlio di Agrippina Maggiore. suo padre, Germanico era un generale molto amato dal popolo romano. Caligola Nacque ad Anzio il 31 Agosto dell'anno 12 d.c. Non c'entra niente, ma 1981 anni dopo, io fui investita da un auto mentre uscivo da un cimitero.
Torniamo a Caligola. In realtà il suo vero nome era un altro, ma dato che da ragazzetto accompagnava i genitori nelle spedizioni militari in Germania e indossava nei campi la calzatura dei legionari (la Caliga), i soldati cominciarono a chiamarlo un po' per affetto, un po' per burla, "Caligola". In pratica sarebbe come se ai giorni nostri lo avessero soprannominato "er ciavattella".
Riproduzione della Caliga Romana. Oh, pare non sia mai passata di moda... i turisti tedeschi che si vedono in  questi giorni in visita ai monumenti romani, ce le hanno uguali identiche!

Il 18 marzo dell'anno 37 Caligola salì al potere con l'appoggio di tutti: Senato, esercito e popolo. Fu così che alla giovane età di 25 anni, Caligola fu incoronato imperatore di Roma.
Il suo impero durò appena 1400 giorni, e il suo personaggio viene dipinto dagli scrittori dell'epoca come crudele e spietato. Questa descrizione però, contrasta con l'amore e l'approvazione incondizionati che egli ricevette dal popolo, quindi io mi domando se questi scrittori non fossero un po' di parte nel riportare le gesta del controverso sovrano.
Il motivo di tanta avversione da parte degli scrittori, infatti, è presto detto.
Quella che può essere definita la "stampa" dell'epoca, era composta da ricchi aristocratici, esattamente la stessa classe sociale alla quale appartenevano i senatori, categoria odiata e maltrattata da Caligola.
Il nostro imperatore non perdeva occasione per fare tremendi scherzi ed infliggere pesanti umiliazioni agli odiosi tromboni dei quali gli toccava di circondarsi.
Attenzione, parliamo di ricconi figli di papà, gente importante, quelli nati fortunati perché non avevano mai dovuto affrontare un solo giorno di lavoro duro in tutta la loro vita.
Beh, questo ragazzo di 25 anni che ti fa? Una volta eletto imperatore comincia ad andarci davvero pesante con gli odiosi privilegiati. 
"Senatori! che sarebbe 'sta storia? Ma chi ve li ha dati i posti migliori agli spettacoli di corse delle bighe? Basta! Non ce li avete più. Ve li tolgo. Aho, so l'imperatore io!"
Così ai tempi di Caligola, si potevano vedere aristocratici ricchi e spocchiosi, sgomitare tra la folla per potersi assicurare un posto fra i più umili.
Sarebbe un po' come se oggi allo stadio, un onorevole super divo dei nostri, seduto nella tribuna elegante dove gli spetta un posto d'onore, circondato da altri vip e guardie del corpo, venisse preso e sbattuto in curva in mezzo ad Ultras sudati e strilloni che gli suonano quelle odiose trombette nelle orecchie e lo costringono a cantare cori volgari...dai, ammettiamolo, ci proveremmo tutti un gran gusto.
Fu così che Caligola conquistò i favori della grande massa.
Ma fece anche altro: abbassò le tasse, elargì denaro ai poveri, quintuplicò le feste e le occasioni mondane, organizzò quotidianamente spettacoli dei quali a volte era lui stesso protagonista. Svuotò le casse dello stato, ma ai suoi tempi daje con festini e baldorie!
Insomma, un po' la buttò in caciara, un po' fece il populista, un po' fece il matto, Caligola di certo passò alla storia come un imperatore pazzo. secondo me, tanto matto non era o forse un po' ci era e un po' ci faceva.
Alle volte ad esempio si faceva prendere la mano e faceva ammazzare un paio di senatori solo perché quella mattina si era destato nervosetto. Ad un certo punto poi, sbroccò di brutto e gli prese la fissa di farsi proclamare Dio, così fece mettere una sua statua in tutti i luoghi di culto del regno. Mi sembra quasi di vederli, gli scultori dell'epoca intenti a produrre statue di Caligola in tutte le pose possibili e immaginabili:
"Questa è l'ultima Spartacooo?"
"Ma de che?! Mo' sto matto ha deciso di mette statue pure in Gallia...speriamo che nun ce riesce a conquista' la Britannia, sinnò ce se famo vecchi a scolpì sempre sta stessa faccia de c...."
      
A Roma, dove ti giravi, vedevi una statua sua. Bisogna ammettere che un po' la faccia da matto ce l'aveva
Per inciso, la Britannia non ci riuscì a conquistarla. Si fermò con il suo esercito su una spiaggia della Normandia dove gli prese la fissa delle conchiglie e così mise tutti i suoi prodi guerrieri a passare intere giornate con il sedere per aria e le mani nella sabbia a raccoglierle. Fino a che ad un certo punto, un generale si spazientì:" ah Cali' e mo' basta mannaggia la paletta sporca de sabbia...tornamosene a casa che qui fa pure freddo e stamo tutti a batte le brocchette!"
Dal punto di vista sentimentale poi, non ne parliamo proprio. Il "Novella 50" dell'epoca, riporta che il sovrano aveva una love story con sua sorella...ma che volete, queste erano stranezze che si perdonavano ad un imperatore simpatico che per di più, abbassava le tasse.
Negli anni del suo impero tuttavia, non mancarono le trovate esilaranti. Un giorno (ma questa pare che sia solo una leggenda) per fare un dispetto ai senatori, nominò console il suo amato cavallo "Incitatus" sostenendo che sarebbe stato di certo più utile e saggio di tanti aristocratici. Come è ovvio, i suoi avversari non le prendevano benissimo queste sue alzate d'ingegno e non le trovavano affatto spiritose. Il popolo invece, se la rideva di gusto e appoggiava il bizzarro sovrano.
Fu così che a un certo punto, questo strambo imperatore fu vittima di una congiura e il 24 gennaio del 41 a soli 29 anni, finì i suoi giorni morto ammazzato.
Ma non era tutta colpa sua. Studi recenti fanno risalire queste strane manifestazioni di Caligola e di altri imperatori, a una intossicazione da piombo, detta saturnismo. Il saturnismo di Caligola sarebbe stato causato dall'usanza antico-romana di bere il vino leggermente addolcito tenendolo in otri di piombo. Piombo a parte, se uno si sfonda di vino rosso con lo zucchero, dai e dai la testa un  po' gli parte...
Ma prima di questa ingloriosa fine, fece in tempo a lasciare molti segni del suo passaggio. Numerosi monumenti, templi, statue, ancora oggi visibili nella capitale, furono commissionate dal giovane imperatore. L'obelisco che svetta in mezzo a Piazza San Pietro per esempio, era roba sua.
L'obelisco di Caligola, svetta tra l'albero di Natale e le colonne di San Pietro...il sacro e il profano.

Le Navi
Tra le tante opere d'arte commissionate, ve ne furono due che vissero vicende alterne e bizzarre.
Si trattava di due navi da cerimonia che Caligola si era messo in testa di far costruire sul lago di Nemi, in modo che quando i devoti alla dea Diana (dea della caccia e dei boschi) passavano sulla diramazione stradale che dalla via Appia, portava al tempio di Diana sulle sponde del lago di Nemi, essi potessero ammirare la potenza e la magnificenza del loro imperatore.
Un tratto ancora visibile della via che conduceva al tempio di Diana Nemorense
Una tipica scena dell'epoca poteva essere questa: due viandanti, marito e moglie, passando accanto alle sponde del lago, carichi di doni da portare alla dea Diana, commentavano:
"Ma tu guarda sto matto che s'è inventato! Due navi che occupano mezzo lago! Tiè, guarda che sfarzo! C'ha messo pure le terme sopra...guarda Agrippi' , stanno a fa 'na festa...quante belle ragazze che ballano!"
"Ah Tiberio! Ma che te stai a guardà le cosce de le regazzette?...daje cammina, annamo a portà i doni alla Dea Diana, che se quella se offende quest'anno manco 'na gallina me riporti dalla caccia...già non c'azzecchi così..."
Tratto delle sponde del lago di Nemi dove passa l'antica via

Dopo la morte "accidentale" di Caligola, i senatori non si sentivano ancora abbastanza sazi di vendetta e decisero di condannare il defunto imperatore alla damnatio memoriae, cioè alla consuetudine nel mondo  antico, di distruggere tutto ciò che una persona malvagia (hostes) aveva compiuto in vita. Questa condanna votata dal Senato era la più temuta, e se essa colpiva un individuo ancora vivo diventava una sorte di morte  civile.
Le due navi di Nemi volute da Caligola furono perciò affondate con i loro misteriosi arredi, simboli e ricchezze.
Ma si sa che quando vieti qualcosa, la rendi inevitabilmente più interessante. Così fra la gente del popolo, ancora molto affezionata all'imperatore, si continuò a parlare di lui, delle sue gesta e delle sue navi sfarzose che dormivano sul fondo di un lago.
I nonni, raccontavano questa storia ai loro nipoti, narrando di inestimabili ricchezze che erano state affondate insieme al ricordo di quell'uomo un po' matto che era stato l'imperatore del popolo romano.
Nacque quindi questa leggenda che insieme ai ritrovamenti dei pescatori locali non fece mai dimenticare del tutto la storia delle navi di Caligola.
Ogni tanto infatti, qualcuno credendo di aver preso un grosso pesce, tirava su la lenza e si trovava attaccato all'amo un vaso di terracotta. Mi piace pensare che fosse lo spirito di Caligola stesso che si aggirava ancora per quei luoghi e con quei ritrovamenti sembrava voler dire:" nun ve dimenticate del ciavattela, che ve possino caricavve!".
To be continued...

14 commenti:

  1. I tuoi post sono sempre lunghissimi, ma è un piacere leggerli! Anche se non commento sempre, non me ne perdo uno ^_^

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    1. Grazie Antonella! Ci provo ad accorciarli, ma questa volta non ci sono proprio riuscita...devo raccontare una storia lunga duemila anni! Come si fa?! Così lo divido in due parti. A presto il seguito della storia e grazie infinite per la fedeltà!!

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  2. Uddea..... lo sapevo che prima o poi capitava, ho lasciato il pc acceso e l'Altra ti ha beccato nel commento al GiveAway..... Io non la conosco, non posso garantire per lei, non rimborso nulla a suo nome.
    ahahahaha!
    Appena l'ho messa in castigo nell'altra stanza, mi leggo questo bel post!

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    1. Che gli dei mi aiutino!! (Con chiaro riferimento al post ambientato nell'antica Roma!) L'Altra mi farà a Pezzettini...ma ora sono preparatissima, so tutto sui give away...potresti dirlo tu a L'Altra prima che venga qui a prendermi in giro?...

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    2. Sono arrivata tardi...ha fatto la romanzina sotto il tuo post .... a me quellla manco me sente!

      P.s. i passaggi in romanesco sono fantastici e la storia davvero bella, non vedo l` ora di leggerne il seguito. Non c` e` niente da fare la storia di quei posti e` unica!

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    3. Ho letto. Accidenti però, non le sfugge niente a L'Altra! Mi metto all'opera per concludere questa storia, ne vedremo delle belle!!

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  3. Farei una petizione popolare, per nominarti storiografa ufficiale nelle scuole! :-)

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    1. Grazie, accetterei volentieri...il seguito di questa storia è ancora più stupefacente...seguitemi!!

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  4. Quelle scarpe le porto anche io...leggermente rimodernate, ma proprio appena appena...se potessi ci metterei anche il calzino, che sarà anche antiestetico, ma avete mai provato come ci si sta??????
    aspetto la seconda parte de sta storia, che me so appassionata....

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    1. Fai molto bene ad indossare le ciavattelle anche tu! Se si portano da duemila anni, un motivo ci sarà!!

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  5. Ciao!!!!!Aspetto con trepidazione la seconda parte della storia che sono certa non deluderà le aspettative!!!

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    1. Mi sto dando da fare! Oggi, dopo il brevetto delle bimbe, concluderò questa storia avvincente.

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