venerdì 17 maggio 2013

Ostriche e dolori


Ostriche e champagne (foto tratta dal web)
Verso le undici del mattino ho deciso di andare a far visita al malato.
In una visita precedente mi ero già accertata che fosse ancora vivo, che non avesse vomitato di nuovo e che avesse un colorito un po' meno acido. Gli avevo anche lasciato cellulare e computer di modo che, in caso di estrema necessità, potesse telefonarmi o scrivermi un'email per chiedermi aiuto mentre ero al piano di sotto.
L'equipaggiamento dell'appestato era pressapoco questo:
Catino accanto al letto in caso di vomito incontenibile
Bicchiere di acqua
Blister di tachipirina
Bustine di biochetasti
Cucchiaino
Termometro.
Quando sono entrata per la seconda visita della mattinata dunque, ho trovato il paziente mediamente bene. Parametri vitali nella norma, colorito pallido ma umano, completamente ficcato sotto le pezze fino al mento.
"mi ha telefonato Lui" mi fa.
Lo sguardo sfuggente, una specie di sorriso imbarazzato di quando sta per dirmi qualcosa che non vorrebbe mai, ma che tanto sa che è meglio confessare prima che io la scopra per altre vie.
"Mbè?" Rispondo io per farlo cuocere a puntino nel suo brodo.
A quel punto si confida, si apre come un libro e parla:"stanno tutti male, un vero disastro. La festeggiata ha passato la notte a vomitare, Briatore con la diarrea, Jean Luis entrambe le cose, il fratello di Briatore è quello  che desta più preoccupazioni, non risponde al telefono e vive solo, Briatore comincia a temere il peggio, ma non ha le forze di alzarsi dal water per andare a cercarlo..."
Nella mia testa sbocciano due pensieri, come fiori del male.
Il primo: meno male che Briatore e la Gregoraci hanno una casa enorme, altrimenti pensa che disastro se avessero avuto un solo bagno!
Il secondo è un immagine: il fratello di Briatore, riverso in terra con il pigiama sporco e i capelli arruffati che tenta di raggiungere il telefono ma non ci riesce.
A questo punto è necessario l'antefatto.
Era stata una delle mie giornate interminabili dense di impegni, lavoro, casa, figlie, parolacce e moccio.
Avevo passato la mattinata ad effettuare delle modifiche urgentissime ad un lavoro, non ero riuscita nemmeno a fermarmi per mangiare e il mio pranzo si era limitato ad un etto di prosciutto cotto consumato sulla scrivania direttamente dal cartone.
Il pomeriggio, dopo aver preso le bimbe all'asilo, me le ero dovute portare dietro per incontrare un mio collega al quale avevo consegnato il lavoro della mattina. Dopo l'incontro di lavoro, ero andata a prendere il  pane a e lì mi ero casualmente incontrata con mio marito.
Il tempo di un ciao e squilla il cellulare. Era lui, il "Briatore de noantri" che ci invitava alla festa a sorpresa che  stava organizzando in quattro e quattr'otto per il compleanno della sua Gregoraci.
Il bello è che mio marito, mentre era al telefono, mi ha guardato e mi ha chiesto se avessimo impegni per quella sera. Io, allibita, avevo risposto di no, pensando che fosse completamente scemo, perché noi non potremmo mai avere impegni per la sera di un giorno così, dopo una giornata infernale, quando l'unica cosa che desideri veramente è lasciarti cadere sul letto e svenire.
Fatto è che con questo trucchetto mi hanno incastrata.
È stato così che mi sono ritrovata invitata alla festa a sorpresa di Elisabetta Gregoraci al ristorante "la cascina. Specialità pesce, tutto alla brace, salone per banchetti".
C'eravamo noi, la famiglia di Jean Luis David, noto perché nel loro salone, mentre ti lavano i capelli, la sedia ti fa un  massaggio shiatsu, il fratello di Briatore, la Gregoraci e l'organizzatore Briatore in persona.
Sorvolerò sullo squallore del cameriere che ha rovinato la sorpresa dicendo alla festeggiata che tutti gli invitati la aspettavano in sala, eviterò di parlare delle mie figlie che hanno combinato dei disastri da riformatorio, importunando persino le povere aragoste nell'acquario e camminando carponi sotto i tavoli, non voglio nemmeno fare commenti sul fatto che il ristorante fosse specializzato in pesce, al quale io sono drammaticamente allergica.
Mi vorrei invece soffermare sul menù scelto dai miei commensali.
Una cena all'insegna dell'esagerazione.
Il trionfo dell'ostentazione.
La più becera interpretazione del pensiero Luculliano.
Cameriere?!...Champagne!
Ovviamente tutto rigorosamente di pesce, naturalmente in quantità industriali e pure condito da qualche presa in giro verso di me, che poveretta non potevo godere di quelle delizie al profumo di mare.
Ad ordinare l'antipasto ci ha pensato Briatore in persona. "Cominciamo con trenta ostriche" ha detto "poi in caso ne prendiamo delle altre! Costano niente!! E poi Capesante, gamberi e scampi crudi, cozze, alici marinate e sautè. Il tutto annaffiato da un'ottima Falanghina ben fredda".
Il resto della cena ve lo potete immaginare. Pasta con le vongole, risotto agli scampi, grigliata di gamberi, frittura, e chi più ne ha più ne metta.
Io, nascosta dietro il mio filetto alla griglia alto circa 20cm e immerso in un'insalatina poco condita, osservavo quella fauna tanto lontana da me, con la curiosità e lo stupore con cui si guarda un documentario sullo squalo bianco. E intanto, sì lo confesso, qualche iattura glie l'ho mandata.
"ve possa pijà na cacarella a tutti quanti, guarda come state riempiendo le vostre fameliche bocche con cibo  di lusso. Con quello che spenderà il magnate questa sera, ci si potrebbe sfamare un bambino africano per un  anno. E forse anche l'intera sua famiglia. Ma non vi vergognate?! Questa scena mi disgusta e mi avvilisce, voglio andare a dormire adesso e svegliarmi fra un anno". Questi i pensieri che albergavano nella mia mente.
Invece ho resistito. Ho assistito a tutto quel gozzovigliare senza battere ciglio, ho tentato di sostenere una conversazione, ho condiviso il filetto con la moglie di Jean Luis, unica insieme a me a non mangiare pesce crudo. Ho persino cantato tanti auguri a te all'arrivo della torta".
Il risultato di quella mangiata sfrontata si è capito.
Tutti intossicati tranne me e la signora David.
Intossicarsi con le ostriche, dico io, ci mancava solo un servizio su novella 2000 e poi eravamo perfetti per
il cliché del Billionaire!
Sono affranta. In che vita mi sono ritrovata? Chi è questa gente? Cosa vogliono da me?! Devo uscire da
questo gorgo prima che mi risucchi e mi porti via per sempre.
Se dovessi sparire un giorno, cercatemi fra le pagine di una rivista patinata...

10 commenti:

  1. Ciao Strana!Il mio primo commento è che sei troppo forte!!Il mio secondo commento è che io credo nella magia di noi dive e donne (per restare in tema)e che quindi tu inconsapevolmente hai mandato un incantesimo a tutta quanta la combriccola!!Come quando io ne ho mandato uno a mia suocera e le si è quasi fuso il motore della macchina ma questa è un'altra storia...

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    1. Grande! hai fuso con il pensiero il motore di tua suocera...nemmeno il mago Houdini! E si vede che se lo era meritato...io invece sono piuttosto forte con gli intestini...se auguro una diarrea a qualcuno, di solito arriva! Un'amica mia stitica a volte mi faceva arrabbiare di proposito...

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  2. Viva le gioie minute, il prosciutto mangiato di fretta, le vite da tenere in bilico, e la consapevolezza che la vita non è un'abbuffata dai possibili effetti collaterali, ma una pietanza da gustare piano con le persone che veramente ami. Un saluto allegro
    Tizianeda

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    1. Ciao Tizianenda! Come va la vita nella terra capovolta? Grazie per le belle parole, solo noi che siamo solite pranzare di fretta con il prosciutto, possiamo apprezzare la gioia delle piccole cose che sono i veri lussi della vita.

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  3. Bene...in un universo parallelo, in cui noi ancora usciamo a cena con gli amici in mezzo alla settimana (...ma anche il fine settimana) io mi sarei salvata, con la mia allergia a molluschi e crostacei...mio marito invece sarebbe in camera col catino.

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    1. La mia stessa allergia...per questo io mi sono salvata! Abbiamo una grande scalogna con questa forma allergica, ma almeno per una volta è stata una fortuna.

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  4. Sei troppo forte!
    Meno male che noi la sera non usciamo MAI. Non ricordo nemmeno più l'ultima volta in cui ho partecipato ad un evento mondano...fiuuuu, che sollievo. Una vera fortuna essere SEMPRE in casa!

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    1. Beati voi!! In realtà anche la nostra vita sociale è ridotta a poche uscite l'anno. Ma per me sono troppe anche quelle. Se non fosse per quel socievole di mio marito, chi si muoverebbe mai?

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  5. Apparte il fatto che domani che vado a farmi lo shampoo, mi sente Jean Luis David che e` venuto a far bagordi con te e non me lo ha detto!!!!! Ma forse non ha manco reso noto alla fidanzata che ha una moglie in un altra regione!!!!! Ma sti parrucchieri prima ti fanno credere che sono di una certa tendenza e poi!!!!!
    A scema! Ma l` hai capito che e` un salone di una catena mondiale o sei cretina???????
    Scusala ehche stava dormendo sul divano e che per spostarsi da la al letto non si e` svegliata.
    Capisci perche` sta rintronata poi dice che sono io quella esagerata..e` proprio sconnessa
    Comunque noi pizza sabato sera e stop al max la trasgressione sono fragole e panna e poi pure il gelato, con amici fidati.
    Ecchenoia oi..hai visto, loro almeno possono raccontare quella volta dello champagne, delle ostriche e il vomito!
    wow da memoriale....me ne torno a dormiva vah, vedi che domani e` sabato Pizza!!!!!!!!!!!!Vi prego adottatemi, anche con il vomito!!!!!


    P.s. prometto sul mio onore di non farti mai arrabbiare..odio il vomito per non dire il resto!
    P.s. del p.s perdonale non sanno quel che fanno anzi dicono

    Tu parla per te..
    Shhhhhh nanna
    ma che palle! Pare di stare dalle suoreeee
    shhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
    ..............

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    1. Siete grandi! Vi adotto tutte e due ché mi fate morire dal ridere insieme!! Mio marito ci tiene a dire che erano anni che non vomitava e che in alcuni momenti ha pensato che questa non l'avrebbe raccontata...poraccio, aveva il viso color verde ramarro e gli occhi fuori dalle orbite! Comunque ora è passata e vedrai che per un bel po' andremo a pizza anche noi, perché le ostriche non le può più vedere nemmeno in cartolina...

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