sabato 25 maggio 2013

Esaurita e dolorante



Sono uno straccio
Sono distrutta
Sono spappolata
Sono scoppiata, per citare il grande Iannacci: "...hai presente un canotto mordicchiato da un dobermann?"
Vengo da diversi giorni di lavoro pressoché ininterrotto grazie al quale mi illudo di aver salvato un martoriato fiume dall'ennesimo sversamento di materiale inquinante. Ma chissà se poi è vero che ci sono riuscita...
Comunque la cosa più grossa che ci ho guadagnato è stata un mal di testa che stenderebbe un cavallo e che mi ha costretto a prendere una medicina bomba che ora mi farà venire un gran mal di stomaco.
La cosa peggiore è che per molti giorni ho anche dovuto trascurare il mio amato blog e tutte le amate persone che lo leggono.
Ma rieccomi qua, pronta a riportare fedelmente episodi della mia stramba vita.
Tipo ieri, quando per un insopportabile senso di colpa che vivevo nei confronti delle mie figlie. Ho deciso di portarle ad un cinema multisala. Di quelli all'americana, pieni di luci, suoni, occhi di persone, mani di persone, piedi di persone, teste di persone, negozi kitsch, odori sintetici, cartelloni a grandezza d'uomo e enormi parcheggi.
Ma cominciamo dal motivo per cui mi sentivo in colpa.
Il fatto è che io con queste gite scolastiche proprio non riesco a sintonizzarmi.
Dopo la gita dei soli bimbi, ora mi volevano coinvolgere nella gita con i genitori. Questa volta però la presenza degli adulti sarebbe stata del tutto superflua. La gita si svolgeva in un maneggio. Saremmo dovuti rimanere tutta la mattina a guardare i nostri figli fare una fila interminabile per poter salire cinque minuti su un povero cavallo, avremmo dovuto partecipare tutti insieme ad un pranzo a base di cotoletta e patatine fritte e infine ci saremmo dovuti sorbire tre ore di "gioco libero" (così hanno definito il tempo dopo pranzo in cui nessuno ci avrebbe filato e ci saremmo dovuti arrangiare in un prato probabilmente infestato di cacca equina).
Il tutto alla modica cifra di 30 euro per ciascun bambino. Per fortuna che la scuola aveva magnanimamente deciso di non andare in pullman perchè altrimenti ci sarebbe costata 50 euro, sta pagliacciata!
All'inizio avevo dato la nostra adesione, ma poi l'immagine di me e delle mie figlie che mangiavamo patatine fritte con un cavallo che ci osservava dalla finestra scuotendo la testa in segno di disapprovazione, aveva preso il sopravvento e così ho ritirato le povere marmocchie inconsapevoli da quella farsa.
A quel punto è subentrato il senso di colpa. Le compagnucce di scuola, lunedì racconteranno della gita alle mie figlie e per questo io potrei essere crocifissa. Per il momento confido nella memoria corta dei bambini della loro età e spero che il weekend lavi via dalle testoline di tutti i bambini i ricordi della gita e che io possa sopravvivere alla presa di posizione. Certo però non confido troppo in questa possibilità.
Per placare il mio senso di colpa, ho promesso alle bimbe che le avrei portate a fare qualcosa di bello e divertente e che non le avrei mandate all'asilo.
Il fato non mi ha aiutato, dato che il meteo ha deciso di rammentare a tutti noi quanto faccia freddo nel mese di Novembre anche se siamo a fine Maggio.
Quindi venivano automaticamente escluse tutte le attività che si possono fare all'aperto.
Rimaneva il cinema e io per rendere l'avventura ancora più entusiasmante ho optato per un multisala holliwoodiano, sperando in quel modo di impressionare le bambine con quella sfarzosità un po' kitsch e infantile di cui gli americani detengono il primato mondiale.
Non avevo fatto nemmeno i conti con le antipatiche ed inflessibili 24 ore che compongono una giornata.
Questo lavoro grosso e faticosissimo, mi ha impegnato completamente le giornate di martedì, mercoledì, giovedì e venerdì e ho dovuto lavorare al ritmo di dieci ore al giorno per potermi concedere un mezzo pomeriggio libero e portare le bimbe al cinema (...che vita de' merda che faccio!)
In mio aiuto sono accorse anche le sagge nonne. La nonna paterna mi ha aiutato martedì e mercoledì facendo le mie veci in casa, badando alle bambine e soprattutto lasciandomi una casa talmente brillante che ancora risplende, nonostante noi, a giorni di distanza dalla partenza della nostra inimitabile "maghetta del pulito"!!
Mia madre invece si è spupazzata le piccole pesti per tutto il giorno di venerdì. È passata a casa mia a prelevarle sin dalla mattina, io le ho letteralmente tirate in macchina sentendomi un mostro perché avrei voluto ripagarle della gita mancata passando insieme a loro una giornata speciale e non smollandole alla nonna in attesa del mio arrivo.
Ma tant'è. Non potevo fare altrimenti, quel fiume aveva bisogno del mio eroico intervento! 
Ho lavorato con due computer contemporaneamente per fare prima ( non lavoro alla NASA, ho due computer talmente vecchi che mentre uno processa un file faccio in tempo a prepararmi un caffè, quindi nel frattempo uso l'altro...)
Ho mangiato quattro polpette avanzate dalla sera prima, con il piatto poggiato sulla tastiera (e poi ho il coraggio di lamentarmi dei miei computer...)
Avevo deciso che alle quattro del pomeriggio, cascasse il mondo, avrei spento tutto e sarei andata dalle mie figlie. In realtà sono riuscita sganciarmi alle quattro e tre quarti e mi sono precipitata a riprendere le povere piccole abbandonate.
A quel punto è iniziata la nostra fantastica avventura al supermegaipercine.
Ho coinvolto in questa meraviglia anche mia madre, mia sorella e mia nipote, che credo a turno abbiamo desiderato che la poltrona del cinema sprofondasse e mi inghiottisse per sempre, tanto sono stata antipatica per tutta la serata.
Siamo arrivate nel parcheggio alle sei meno cinque e io tanto per cominciare, ho sbagliato parcheggio costringendo tutti a fare un lungo percorso, sferzati da un vento polare, per arrivare allo stabilimento.
Lo spettacolo sarebbe dovuto cominciare alle sei e dieci, ma per un ritardo del fottuto cinema, abbiamo dovuto aspettare fino alle sei e cinquanta (l'idea è americana, ma la gestione è italiana e gli orari si sa, da noi sono spesso un'idea astratta).
Per intrattenere le bimbe siamo entrati nella sala giochi dirimpetto alle sale cinematografiche.
Un incubo.
Un tripudio di luci, suoni che si sovrapponevano, gente impazzita (poca a dire la verità) oggetti di tutte le forme e dimensioni. Sono andata in confusione nel giro di 43 secondi.
Avrei voluto scappare così lontano da vedere quel posto come un piccolo puntino all orizzonte, ma ho resistito e sono rimasta.
La mia reazione, complice il mio stile di vita completamente avulso dalla società e soprattutto dopo quattro giorni di reclusione e isolamento forzati è stata più o meno la stessa che avrebbe avuto un aborigeno se fosse stato infilato improvvisamente in quella piccola Babele.
Mi guardavo intorno smarrita, con sospetto, temevo di perdere le mie figlie, ero confusa, non riuscivo a sentire una parola di quello che mi dicevano e tutto questo ha provocato in me una reazione di nervosismo che mi ha reso ancora più antipatica del solito.
Avrei voluto trascinare tutti fuori da quell'inferno, ma mia madre e mia sorella mi hanno convinto a far fare almeno un gioco a quelle due piccole asociali che ho messo al mondo. Almeno per far provare loro l'ebbrezza di essere delle bambine ordinarie.
Va bene, ho acconsentito e le ho infilate nelle macchinette a scontro.
Il gioco è andato bene per metà. Una figlia si è divertita da matti, riusciva a pilotare l'automobilina come una novella Schumacher e si destreggiava come una che la sa lunga.
L'altra figlia invece è andata nel pallone. Non riusciva a controllare il veicolo e infine il volante si è incastrato e lei ha cominciato a girare intorno in modo incontrollato puntando le braccia verso di me terrorizzata, in una vana richiesta di aiuto, fino a che non ha provvidenzialmente arrestato la sua folle corsa contro una barriera in gomma e io sono andata a salvarla.
Approfittando del piccolo incidente, sono riuscita a tirare tutti fuori da quel girone infernale.
Fuori faceva freddo, ma almeno avevo eliminato luci intermittenti, suoni antipatici quanto quello della sveglia alle cinque di mattina, occhi spiritati di adolescenti che sfogano le loro frustrazioni accanendosi sui pulsanti di un videogame.
Abbiamo atteso ancora a lungo prima dell'inizio del film. Per fortuna abbiamo trovato rifugio in una libreria e alla fine il tempo è passato.
Il film prescelto era Epic. Se mi è concessa una piccola recensione, a titolo assolutamente personale devo dire che a me è piaciuto molto e anche alle mie figlie e a mia nipote. Peccato che prima di vederlo ci siamo dovute sorbire una buona mezz'ora di odiosa pubblicità assordante.
Ma che vuoi pretendere di andare al cinema e vedere solo il film? Non esageriamo.
Il problema è stato che tra il ritardo e la pubblicità, siamo usciti alle nove di sera.
Le bambine dovevano mangiare, poi dovevamo tornare a casa prepararci per per andare a dormire e addormentarci. Per di più io ero sola perché l'uomo di casa era in missione.
Mi è presa la smania di andare via. Ho trascinato tutti in macchina e ho rifiutato la gentile offerta di mia madre di andare a cenare da lei perché si sarebbe fatto troppo tardi.
Ho dovuto accettare di comprare un toast al McDonald, cosa che mi trova assolutamente contraria perché, diciamocelo, il McDonald fa schifo! Il pane sembra gommapiuma e il formaggio ti lascia in bocca un sapore strano come dopo aver mangiato una busta confezione famiglia di Fonzies.
Ma dato l'orario, la stanchezza, mia figlia che stava per addormentarsi in piedi, ho dovuto mettere da parte le mie convinzioni salutiste e mollare alla mia prole questi toast, facendoglieli mangiare in macchina mentre risalivano la nostra amata montagnuccia.
Mi sono rifiutata anche di prendere l'Happy Meal, che guarda caso aveva per tema anche i personaggi del film che avevamo appena visto. La verità è che non sapevo nemmeno cosa fosse sto Happy Meal e così per scoprirlo, sono andata a guardarlo questa mattina su internet. Ho letto questo:
HAPPY MEAL, IL NOME GIUSTO!

Porta a pieno titolo il suo nome, il nostro Happy Meal! Ha tutto per rendervi felici. È un menù vario, con prodotti che i bambini adorano ed è soprattutto ben concepito: un piatto principale, un contorno, un dessert e una bevanda. Un vero pasto!

AVETE DETTO VARIETÀ?

McDonald’s dedica un'attenzione particolare alla qualità nutrizionale dei prodotti proposti ai bambini.
Studiato per rispondere ai loro bisogni, l'Happy Meal è:

› un menù strutturato e completo: con un piatto principale, un contorno, un dessert e una bevanda,
› prevede porzioni adatte ai bambini (il formato delle patatine e delle bevande è più piccolo di quello proposto nei menù per adulti),
› include dessert concepiti appositamente per i bambini: uno yogurt da bere BIO, uno snack al Parmigiano Reggiano e infine la frutta.

Oggi, scegliendo tra i 4 panini, i 2 contorni, le 10 bevande e i 4 dessert, vostro figlio può comporre 288 diversi menù!

GRAZIE A QUESTA VARIETÀ POTRÀ:

› soddisfare i principali bisogni del suo organismo in piena fase di crescita con un solo pasto,
› scoprire nuovi gusti,
› scegliere come fanno i grandi e imparare quindi a essere più autonomo!

Tra le 288 combinazioni di menù possibili, il 60% non supera il fabbisogno calorico di un bambino per pasto*.

*pari a 528 kcal - GDA (apporto nutrizionale consigliato) per la popolazione italiana, calcolati per un bambino di 6 anni, media maschi-femmine, per un livello di attività fisica medio.

....
Questi sono pazzi.
La fine di questa storia è che tutti i miei familiari mi odiano. Le mie figlie ancora no, ma da lunedì probabilmente sì è il mio mal di testa è inesorabilmente peggiorato.
Questo cinema non ci voleva.






16 commenti:

  1. Io, in situazioni come queste, mi consolo sempre con le sagge parole che ci disse l'ostetrica al corso pre-parto:i nostri figli ci vogliono talmente bene che ci perdonano tutto!
    Ogni volta spero fortemente che sia vero...!!
    C.I.C.

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    1. A chi lo dici...speriamo che sia così, altrimenti si verificherà quello che invece mi disse la pediatra quando la mia primogenita aveva appena dieci giorni di vita:" non preoccuparti, tanto qualunque, ma proprio qualunque cosa tu faccia, questa tra 25 anni starà dallo psicologo a dire che è tutta colpa tua!"
      Io non ci ho dormito per giorni.
      Ma forse hanno ragione tutte e due.

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    2. La pediatra è fantastica, lasciatelo dire!!!

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    3. Eccome! Molto realista ed evidentemente addentro alla problematica...

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  2. Ma io dico...ora rileggendo tutto quello che hai scritto non hai la terribile idea che alla fine la cacchetta di cavallo in un prato, una cotoletta insipida e forse tre ore di bambini festanti e impazziti che corrono in un prato incolto, fossero stati meglio del consumismo, del Mc donald( che mio figlio adora ma io cerco di riprodurre a casa, con cose più sane, almeno le patatine sanno de patate qui !!) e delle macchinette luccicanti e dei rumori?????
    Ragazza ma tu ti odi proprio????!!!!!!!
    Ricorda però, (pediatra da 10 e lode) LORO dal momento in cui sono nati, ti fanno sentire in colpa anche se gli metti il pannolino storto!
    Ti abbraccio , senza stringerti troppo perchè mi sa che per come stai ora ci lasci le penne^_^

    p.s. Prossima volta un bel sondaggino tra mamme, ti faccio vedere che non ti sentirai in colpa più

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    1. Si, decisamente meglio i cavalli del Las Vegas de noantri... Ma le mie intenzioni erano diverse da così...e poi ne ho fatto una questione di principio...e che diamine, mi organizzano la giornata sana tra cavalli e prati e ci infilano dentro patatine e fettina panata?! Il mio fegato ha detto no! Ma sono stata abbondantemente punita per la mia impunitaggine!!...sembra davvero che io lo faccia apposta per farmi male, mi ci ritrovo dentro a queste situazioni impossibili senza nemmeno accorgermene e quando capisco, ormai è tardi.

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  3. Sto perdendo i colpi pure io... ho scritto fossero.. invece che sarebbero... va beh!!!!
    E' arrivato il fine settimana
    ahahahaha


    "lo vedi quando dico che non sei in te???"
    " io non sono in me... perchè ci sei pure te!!!! e poi perchè non mi hai corretta... non si può leggere quella frase...."
    "...eh, si! ora pure le correzioni vuole? tra due giorni poi mi dici che devo scrivere io... etc etc"
    "......"

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    1. Giuro che credevo fosse fatto apposta il fossero. Tipo "fosse che fosse la volta buona!"...una cosa così...capirai, lo dici a me...lo stordimento della settimana al termine lo capisco alla grande, sono la presidentessa onoraria del club degli amici del refuso! Ciao L'Altra!! Come va?! Troppo strette in due in quella testa? Dai non litigate, vogliatevi bene e tornate spesso a trovarmi che mi fate troppo divertire!!

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  4. Cara Guendalina non sei tu ad essere strana è il mondo fuori che è impazzito. Non sentirti in colpa hai molto più buon senso di quanto tu possa credere. Un abbraccio solidale

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    1. Grazie Tizianenda! Nessuno mi aveva mai detto che ho buon senso...sono commossa. Io ho sempre pensato che fossero gli altri ad essere strani, ma chissà perché, gli altri pensano di me la stessa cosa...

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    2. Sei solo poco allineata che è una bellissima cosa!

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    3. Sei diventata a pieno titolo la mia migliore amica. Mi dispiace per Amichetta e per il Super che sono le migliori amiche nella vita reale (il Super è un uomo ma per me è un'amica) ma tu li hai battuti senza dubbio!

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    4. Aò! Ma che dici? AmicAAAA a chi? Ma tu guarda che robbba che mi tocca leggere, 'nnaggia a' capa toja... Butto n'attimo l'occhio (che dici che non lo guardo mai 'sto blogghe!) e mi ritrovo catalogato tra le amiche! Anzi "amichette"!!!! Aoooooooooooooooò!

      er super

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    5. Ooooooh e finalmente!! Questo era un test per vedere con che cadenza leggi il mio blog, mio caro Super!! Vabbeh, meglio te che quella debosciata di Amichetta che non è mai riuscita a leggere una parola perché quando le ho detto che avevo aperto un blog, ha fatto la stessa espressione che avrebbe fatto se le avessi detto:" la costante di Planck è una costante fisica il cui valore è equivalente alla quantità d'azione fondamentale, e determina la distanza tra i valori assunti dai quanti delle grandezze fisiche fondamentali" quindi, dato che non ci capisce niente di queste cose probabilmente crede che aprire un blog voglia dire qualcosa tipo svitare il tappo di un barattolo. Comunque una volta eri fiero di essere considerato una mia amica...e forse ti saresti anche un po' commosso. L'ho detto per far capire che sei nella top two dei miei super amici, insensibile!!

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  5. Ciao Guendalina!!Mi sei mancata tantissimo in questi tuoi giorni di silenzio e quando ho visto il tuo nuovo post l'ho letto tutto d'un fiato per colmare la mia crisi di astinenza! A parte gli scherzi mi ero così tanto abituata ai tuoi post quasi giornalieri e alle risate che mi facevi fare che mi sei mancata veramente...la prossima volta avverti!!
    Anche io non sopporto queste gite organizzate con presenza di genitori perchè è un grosso STRESSSS e non sentirti in colpa se a volte non le mandi, sono ancora piccole! Personalmente io faccio la figura di quella esagerata e apprensiva che sta li sempre a guardare i figli, non sarà invece che sono tutti gli altri che se ne strafregano se il figlio sta finendo sotto una macchina? Boh punti di vista.
    Quanto al McDonald personalmente neanche ci metto piede, i miei figli quando li ho portati (ma forse due volte in totale) non hanno apprezzato gli inimitabili happy meal e non hanno considerato neanche le supersorprese all'interno quindi io ho ringraziato per questo e ho sostituito l'impareggiabile happymeal con una di quelle pizze gigantesche che io e la mia famiglia ci concediamo raramente e che mangiamo A CASA TUTTI INSIEME....BACIIIIIIIII

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    1. Ciao Valeria Cara! Sì, lo so, sono proprio sparita senza lasciare nemmeno un post-it...ma il lavoro mi ha letteralmente travolto come un fiume in piena. Non vedevo l'ora di tornare nella mia isoletta strana a chiacchierare con voi...il McDonald io lo odio proprio. Le mie figlie non ci erano mai entrate e io non ci mettevo più piede da circa 25 anni. Quel posto puzza. Puzza di fritto, puzza di finto, puzza di imbroglio. Una volta ho visto un film che si chiama "Supersize me" dove il regista/autore/protagonista, mangiava per un lungo periodo tutti i giorni a colazione, pranzo e cena un menù del Mc. I risultati sul suo fisico erano devastanti...quel pazzo di poco non ci lascia le penne...ora, questa mi sembra un'esagerazione, ma comunque si capisce al primo assaggio che si tratta di porcherie. La vostra mega pizza è di certo molto più sana...

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