mercoledì 8 maggio 2013

L'oggetto misterioso

L'incubo è iniziato circa un mese fa.
Una mattina, scesi in cucina al mio solito orario improponibile. Il silenzio avvolgeva come sempre tutta la casa. Momenti magici di calma e solitudine. Momenti in cui mi lascio andare a riflessioni, pensieri, letture e progetti.
Quella mattina però, il momento idilliaco fu funestato da un odore pestilenziale che arrivava drittto dirtto dal bagno. "Uno di quei tre fetenti deve aver dimenticato di scaricare ieri sera" mi sono detta.
Mi sono recata in bagno stizzita e con passo deciso, ho spalancato la porta e sono stata investita da una zaffata maleodorante che mi ha fatto venire un giracapo. Lesta sono partita all'ispezione, ma il sanitario era immacolato.
Irritata più che mai, ho cominciato a scaricare come una forsennata, sicura che qualcosa si fosse bloccato nello scarico. Ma niente.
I copiosi risciacqui avevano fatto però diminuire l'olezzo e così mi sono dedicata alle mie consuete attività mattutine. Non c'è tempo per i contrattempi alle sei e mezza. Si procede come treni e si svolgono tutti i compiti perché un inciampo è capace di mandarti per aria l'intera giornata.
Il pensiero però continuava a turbinare nel mio cervello e la graveolenza nelle mie narici e così, mentre preparavo la colazione facevo ipotesi dalle più ottimistiche alle più catastrofiche.
Quella mattina, quando tutta la famiglia era sveglia, rumorosa e attiva come al solito, c'è stata una vera e propria seduta plenaria al termine della quale avevamo deciso che in qualche maniera si sarebbe dovuto sturare il gabinetto.
Dato che in casa mia non entrano acidi o prodotti troppo nocivi, ho usato quello che mi trovavo nella dispensa.
Ho iniziato con intere secchiate di acqua bollente, alla quale poi ho aggiunto nell'ordine: bicarbonato, aceto, limone, bicarbonato aceto e limone insieme, olio, whisky .
Poi sono passata a quelle che per me erano le armi pesanti e così ho versato nella maleodorante latrina candeggina, lisoformio e alcool.
Niente da fare. Il tanfo non accennava a diminuire e intanto erano già passati alcuni giorni in cui si erano intervallati momenti di gioia, come quando dopo aver versato la candeggina, l'odore di quest'ultima era talmente forte che per qualche ora ci aveva dato l'impressione di aver sconfitto la puzza, a momenti di sconforto, come quando dopo aver buttato la mistura di acqua limone aceto e bicarbonato si era sviluppata una reazione che aveva fatto salire una specie di schiuma fin quasi all'orlo del sanitario, ma una volta sgonfiata, la puzza era peggio di prima.
Dopo una settimana ci fu la prima svolta.
Un giorno io e mio marito avevamo aguzzato l'olfatto e seguendo la pista come due segugi, avevamo concluso che il fetore non proveniva affatto dalla tazza, che a quel punto era così pulita e disinfettata che ci avremmo potuto tranquillamente sorseggiare del tè al gelsomino dentro.
I nostri sospetti sono ricaduti immediatamente sul sanitario più prossimo. Il bidet. Immediati i miei tentativi con acqua bollente, bicarbonato, aceto, alcool. Tutti falliti miseramente.
Non c'era alternativa, bisognava smontare il bidet e vedere cosa ci fosse finito dentro. doveva trattarsi di qualcosa di organico ormai in decomposizione per provocare un simile tanfo, che con il passare dei giorni peggiorava notevolmente.
Come nella più classica delle famiglie, l'uomo di casa è stato sorteggiato per svolgere l'ingrato compito. Tanto per essere certa di non sbagliare, lo ho obbligato a smontare ed ispezionare entrambi i bidet di casa.
Da una parte ho fatto benissimo come si può ben comprendere dall'elenco degli oggetti rinvenuti negli scarichi dei due bidet di casa mia:
- un sasso
- una chiave
- un tappo di bottiglia
- due bottoni
- Una miniatura del cerbiatto Bambi.
La brutta notizia era però che nonostante l'intero week end passato a smontare e rimontare sanitari, l'odoraccio non accennava a diminuire.
Erano ormai passate due settimane. In famiglia cominciavano i primi segni di cedimento, come quella mattina in cui la mia primogenita gettò sul tavolo il cucchiaio urlando :"Non si può mangiare qui...c'è puzza di fogna!"
La figlia minore invece entrava in bagno solo tappandosi il naso con  le dita e mio marito ogni volta che veniva raggiunto da una di quelle zaffate maleodoranti, scuoteva la testa e ripeteva..."è puzza di carogna secondo me".
Era ovvio che occorreva un nuovo sopralluogo, effettuato il quale la conclusione era stata unanime. "Non è il bidet...la puzza viene da un'altra parte".
Finalmente avevamo individuato l'origine dei nostri mali. A diffondere l'orribile puzzo, era una piletta di scarico che si trova subito fuori dalla doccia e che avevo fatto mettere io per creare una specie di "sgocciolatoio" come lo avevo chiamato.
"Eccolo qua, il tuo sgocciolatoio..." mi ha canzonato mio marito. " ci deve essere finito qualcosa dentro e ora puzza come una bestia in putrefazione.
Nuova estrazione a sorte, ma questa volta la fortunata ero io.
Che schifo mi faceva infilare le mani in quell'acqua torbida e puzzolente. Ma il sorteggio andava onorato, quindi se pur mal volentieri mi sono prestata all'ingrato compito. Lo ho fatto talmente di malavoglia però, che dopo aver smontato la griglietta di metallo e il sottostante filtro di plastica, in preda a conati, ho desistito e così sono ripartita all'attacco sfoderando tutte le mia armi.
E quindi via con acqua bollente, bicarbonato, aceto, limone, limoncello, gel per la pulizia del bagno che rimuove il 99,99% dei batteri, alcool etilico. Mi mancava solo di tirarci un petardo in quel maledetto buco schifoso.
Ma quel miasma rimaneva a stagnare nel mio bagno e non aveva alcuna intenzione di andarsene.
Eravamo sconfitti.
Ci eravamo ormai arresi all'idea che avremmo passato il resto della nostra esistenza a convivere con il cattivo odore, quando nella nostra casa capitò per caso un uomo esperto.
Una persona che la sa lunga, e per noi, da quel momento un vero eroe.
"Ma che è sta puzza?" Ha domandato il nostro salvatore.
Appena gli abbiamo esposto il problema, l'uomo di mondo si è diretto dritto alla piletta incriminata e mi ha invitato a smontare di nuovo la griglia.
Io ho eseguito, trattenendo i conati.
Poi in un momento di disperazione ho infilato tutta la mano nel pestifero buco...et voilà. ne è uscito un altro pezzo della cui esistenza io ero totalmente all'oscuro!
Ecco cos'era!
L'oggetto misterioso è un sifone, cioè proprio quell'oggetto che serve a bloccare la puzza che proviene dagli scarichi formando una specie di "tappo di acqua" che impedisce agli odori di passare.
Il vecchio sifone si era spaccato in due parti e così non svolgeva più il suo fondamentale compitino...
Il nostro salvatore ci ha procurato un nuovo sifone che è quello che vedete nell'immagine.
La puzza è scomparsa. Il sorriso è tornato sulle labbra degli abitanti della casa. Il sole è tornato a splendere.
Questo post è interamente dedicato al nostro salvatore.
Grazie.

12 commenti:

  1. Prima o poi leggendo uno dei tuoi post morirò...dal ridere! La primogenita è esilarante! Credo che continuerò a ridere a crepapelle ogni volta che vi penserò!

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    1. Poverina, era esasperata, la puzza era davvero insopportabile.

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  2. Come ti capisco!Io di puzze e bagni otturati sono una vera esperta (cito papà Pig)Ho cambiato circa 5 o 6 case e in quasi tutte c'erano problemi simili. In una addirittura abbiamo dovuto smontare il gabinetto e vi abbiamo trovato dentro una di quelle vaschette che profumano lasciata in ricordo dall'inquilino precedente. Questo amabile pezzo di plastica ostruiva il gabinetto e noi li a buttare prodotti. In tutto questo io ero incinta e ti lascio immaginare la mia sensibilità agli odori. Ma in conclusione ti auguro una giornata PROFUMATA!!

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    1. L'aria in casa mia è tornata respirabile. Non ci sembra vero! Il gabinetto otturato è un'esperienza che solo chi ha vissuto può capire, ti mette di fronte alle peggiori miserie umane!! Tutta la mia solidarietà!

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  3. è capitato anche a me, ma non avrei mai saputo descriverlo come hai fatto tu. mi sembrava di leggere una tragi-commedia ;) brava!

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    1. Abbiamo vissuto momenti di pura disperazione...solo a problema risolto sono riuscita a buttarla sulla commedia. Prima era pura tragedia! Che puzza, mamma mia, e pensare che si trattava di un oggetto così piccolo e semplice...

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  4. E' la prima volta che leggo di qualcuno che cerca di imbriacare il water con il whisky ahahahahahah mitica!!!! Mio marito lo chiama sturalavandino (per digerire) ma sturac... davvero è meraviglioso :)
    Non ti descrivo quando da noi l'acqua del suddetto si ritira e la mattina apriamo la porta del bagno. Sembra di vivere nelle fogne di Gotham City insieme a Pingiun!
    E per i sifoniiiiii!!!! HipHip... Hurrà!

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    1. Il sifone, un oggetto semplice, di poche pretese eppure fondamentale nella vita di ciascuno di noi! Ma chi sarà l'artefice di un tale passo avanti nella storia dell'umanità? A chi dobbiamo questa geniale invenzione? Secondo me a un personaggio del calibro di Leonardo da Vinci. So che lui si era cimentato in esperimenti di idraulica piuttosto importanti! Il whisky è stato l'estremo tentativo di una donna disperata...cercate di capire.

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  5. Non ho la più pallida idea di cosa possa essere il tuo gocciolatoio, visto che non ne avevo mai sentito parlare prima, ma dalla tua descrizione mi incute terrore...grazie per averci avvisato del pericolo che vi si può celare! :) ps. Grande racconto, come sempre! Un bacione.

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    1. Allora io ho pensato così: la doccia non finisce con il piatto doccia, ho fatto creare un piccolo spazio di 1 metro per quaranta centimetri, dove una volta usciti dalla doccia, ci si può asciugare senza sgocciolare su tutto il pavimento. Questo " gocciolatoio" ha il pavimento in pendenza e l'acqua finisce in questa famosa piletta. Poi in teoria sopra questo pezzo di pavimento avrei voluto mettere una griglia in tek, esteticamente più gradevole e un seggiolino per potersi anche sedere mentre ci si asciuga. Ma sono appena tre anni che ho fatto rifare il bagno...c'è tempo, c'è tempo.

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  6. Anch'io non uso schifezze chimiche, ma finora ero arrivata ad usare solo acqua bollente, bicarbonato, sale e aceto....devo trovare un nuovo ingrediente magico!
    Divertentissimo!

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    1. Ciao e benvenuta! Acqua bollente, bicarbonato, sale e aceto sono gli ingredienti giusti. Tutti gli altri li ho provati io per disperazione, ma senza alcun risultato!

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