martedì 18 giugno 2013

La bellezza salverà il mondo


L'infiorata di Genzano

Mi trovavo in casa ieri intorno alle 17.30. Era stata una delle mie giornate infinite, sveglia prestissimo, lavoro mattutino sfiancante e inutile, spesa all'ora di pranzo, pranzo all'ora del caffè, caffè all'ora della merenda e poi rientro delle piccole pesti e ancora lavoro.
Fortunatamente, fra un problema e una scocciatura avevo anche avuto un contatto con il Super, che via chat mi richiedeva un'intervista sul tema " la crisi  dei 40". Pare che il tormentato Super sia in piena crisi dell'età di mezzo e che voglia condividere con me questo momento. Mi sembra giusto, abbiamo condiviso l'infanzia, l'adolescenza, la prematurità, i trent'anni e ora anche questo.
Data la richiesta impellente avevo deciso di rimandare un post sul sudore ascellare e di anteporre l'intervista a tutto il resto, compreso lo studio di un  argomento che serviva per un nuovo lavoro per il quale, come sempre immeritatamente, ero stata incaricata.
Quindi ero seduta alla mia scrivania divisa fra lo studio, le domande da fare al Super e ancora qualche approfondimento sulle ghiandole sudoripare, le mie figlie giocavano in giardino molestando tutti i vicini con le loro liti da talk show. Squilla il telefono di casa. La reazione sempre la stessa:" Oddio mio, ma mo' chi è che rompe?!"
Rispondo al telefono ed era mio marito che mi informava che l'infiorata non era terminata domenica come credevo io, ma ieri con tanto di sfilata storica finale e "spallamento delle opere".
Non ci ho pensato nemmeno un momento, ho infilato di forza le figlie in macchina e siamo partite alla volta di Genzano di Roma.
Non potevo esimermi dal proporre sul mio blog questo fotoreportage sull'infiorata di Genzano. riguardare queste foto mi fa sentire davvero eroica perché le ho fatte con l'iPad mentre tenevo a cavacecio la mia figlia minore. Oggi infatti ho un tremendo torcicollo. Ma ne è valsa la pena.
L'infiorata di Genzano è una manifestazione che si svolge da 235 anni a Genzano di Roma, ridente comune dei Castelli romani.
Consiste nell'adornare una celebre via del centro storico del paese con delle composizioni create da Maestri infioratori utilizzando petali di fiori, terricci, foglie e sabbie.
In tutta la provincia di Roma, l'infiorata è entrata nell'immaginario collettivo e anche nel parlato comune, tanto che si usa l'espressione :" Ammazza che infiorata che hai fatto!" quando si crea qualcosa di molto colorato o quando ci si veste in modo sgargiante. O per lo meno nella mia famiglia questa espressione si usa.

Il sogno di Mirò e sullo sfondo la chiesa cistercense di S. Maria della Cima.
Abbiamo parcheggiato fuori dal centro storico e io ho trascinato entrambe le mie figlie per una lunghissima salita esortandole a sbrigarsi che altrimenti avremmo perso la sfilata storica. Qualche lamentela, un paio di minacce e siamo arrivate in cima.
Arrivate alla via dell'infiorata, mi sono incontrata con mio marito e abbiamo percorso la via ammirando delle vere opere d'arte.
Le bambine erano estasiate, così come i tanti turisti accorsi da tutto il mondo per vedere quello spettacolo unico.
Abbiamo assistito ad un concerto d'archi e siamo saliti allo storico balconcino del palazzo comunale che annualmente viene aperto per l'occasione in modo da consentire ai turisti di godersi lo spettacolo dall'alto.
La bellezza salverà il mondo, come scrive in un suo romanzo Dostoievskij, era il motto dell'infiorata di quest'anno.
Lascio la parola alle immagini
Dall'opera "San Francesco, esempio per l'umanità"

Nelle opere dell'infiorata vengono trattati temi di attualità o si celebrano eventi storici
Particolare

"Stop violence against women"
Salvator Dali' - Cristo di San Giovanni della croce
La sacra vigna
L'inclinazione di Artemisia Gentileschi
Risvegli (Elogio a Rita Levi Montalcini)
Giuseppe Verdi - Lirica e pathos
La lunga via dell'infiorata
Il concerto
Scorcio

Particolari de "Il sogno di Mirò"
In cima alla via dell'infiorata. Da qui alla fine della sfilata partono i bambini del paese per una folle corsa  con la quale termina la manifestazione

"L'abbraccio: Francesco, Benedetto XVI" Avvenuto quest'anno proprio ai Castelli romani 


La sfilata degli sbandieratori
Rievocazione storica
La luna sta a guardare

Madonne e Signori
Alti prelati
Il popolo. A Genzano si mangia molto bene...oltre che città dell'infiorata,  essa è città del pane, del vino e dell'enogastronimia

L'immancabile banda
Una volta terminata la sfilata storica, tutti i presenti sono invitati a invadere la via dell'infiorata per distruggere le opere. Un anno di programmazione, mesi di lavoro per un evento che nasce e muore nel giro di tre giorni e nel giro di pochi minuti viene distrutto. "Il bello è ciò che cogliamo mentre sta passando. E' l'effimera configurazione delle cose del momento in cui ne vedi insieme la bellezza e la morte. (Mauriel Barbery)

Immagini dello "spallamento" cioè la distruzione delle opere

E se dopo l'infiorata ti vai a mangiare una fetta di "Pinsa Romana" è capace che ti ritrovi queste vicine di tavolo...

Popolane della sfilata mangiano la Pinsa Romana
Messaggio per il Super: Resisti Supeeer che oggi ti mando le domande...

14 commenti:

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    1. Grazie. La consiglio a chi si trovasse da queste parti il prossimo anno di questi tempi.

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  2. E così sono stata anche all'infiorata! Una curiosità: ma come si tiene un bimbo a "cavacecio"? :-) Un saluto allegro!!!

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    1. Ah già, mi sa che non si dice così in tutta Italia, ma si fa in tutto il mondo. Si tratta di quando il bimbo si mette seduto dietro al collo con il culetto poggiato sulla vertebra di Atlante e con le gambe che penzolano sul petto e le mani sulla tua testa che dopo sembra che ti abbia travolto una tromba d'aria. Di solito si fa per metterlo in una posizione privilegiata quando c'è molta folla e quindi lui non vedrebbe nulla. Tra l'altro mi dicono sia una posizione piuttosto pericolosa...comunque a volte ho sentito qualcuno chiamarla "cicciacollo" Madonna mia mi è venuta fuori una trattazione matematica per spiegarlo...ma è difficilissimo!!

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  3. Davvero l'Italia racchiude in se, tradizioni e culture uniche al mondo.
    Le foto sono bellissime, ma straordinaria è la magnificenza di queste opere, e devo dire che il finale deve essere proprio divertente!!!
    Mi spiace per il Super che magari attendeva in trepidazione un tuo cenno, ma le bambine dovevano vederlo, certi avvenimenti vissuti non si scordano mai!

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    1. Il finale è inquietante. Vedi tutti quei ragazzini che si buttano a scapicollo per la discesa e pensi:" ecco, ora ne arriva giù uno rotolando!" Invece no, sono arrivati tutti sani e salvi e in men che non si dica hanno distrutto tutto. Un'esperienza da fare. Il Super è stato servito, ora è lì che si lambicca il cervello con le duemila domande che gli ho inviato per email. Gli ho anche lanciato la sfida informandolo che con il post sull'intervista ad Amichetta, avevo raggiunto il record di commenti...speriamo che non mi vada troppo in ansia altrimenti potrebbe risentirne a livello intestinale.

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  4. Che belle foto!!Ti invidio doppiamente primo perchè hai partecipato ad una manifestazione bellissima secondo: ma come hai fatto a fare delle foto così belle dovendo guardare le tue figlie!!!!Io non sarei riuscita!!!Nel mio paese c'è una rivisitazione della vita di santa Rita con figuranti e sbandieratori ma io non ho potuto fare neanche una foto con quello scalmanato di mio figlio Samuele che a tre anni ha deciso che vuole suonare il tamburo!!!!

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    1. Beh nel guardare le figlie un po' ero aiutata da mio marito...altrimenti davvero nemmeno la dea Calì ci sarebbe riuscita!! Quanto alle belle foto credo sia stata pura fortuna...avevo il sole sullo schermo e non vedevo quasi niente di quello che fotografavo...forse è per questo che le foto sono venute così!! La mia piccola peste il tamburo lo ha suonato sulla mia testa...mentre era a cavacecio e io scattavo come una forsennata senza capirci niente!!

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  5. Non so se Dostoievskij ha ragione, ma tu sicuramente sì e su ben 3 punti: la bellezza di questa festa, la difficoltà di fotografare, mentre si tiene qualcuno a "cavacecio" e, per ultimo, ma non per importanza, la necessità di un tuo post sulla sudorazione ascellare! Ti mando un abbraccio, mentre aspetto con trepidazione la tua prossima pubblicazione!

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    1. Guarda, ho dovuto anteporre alla sudorazione ascellare, l'intervista al Super...altrimenti quello mi ci rimaneva male...ma lo avverto pubblicamente che se non si sbriga a rispondere alle domande che gli ho inviato, prima di lui pubblico sudorazione, aerofagia e un'intervista alla mia dirimpettaia interamente in dialetto....facesse un po' lui!

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  6. belle le tue foto e l'infiorata come sempre una festa bellissima ciao a presto

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  7. wow, senza parole! Non conoscevo questa manifestazione. Stupenda!

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    1. L'Italia è piena di queste tradizioni meravigliose che ne fanno una terra unica. Peccato che non si riesca a valorizzarli abbastanza...potremmo vivere tutti di questo, altro che disoccupazione...ma che ci vogliamo fare...i soliti problemi, i soliti discorsi...questa sera sono polemica!!

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