lunedì 22 aprile 2013

Alla ricerca del Tarassaco


Ok, lo ammetto. Io non so friggere.
il motivo di questa mia incapacità, si cela dietro una delle mie tante fissazioni: sono convinta che il fritto faccia malissimo alla salute.
Ma per il blog mi sono sacrificata! ho deciso che la ricetta dei fiori di tarassaco in pastella era veramente troppo interessante e così, l'ho provata per tutti i miei affezionati lettori (ben 11 e lo dico con una certa soddisfazione).
il risultato però è stato disastroso. al momento registro una scottatura sul polso e cosa peggiore, ben quattro all'interno delle labbra...in un momento di pura deficienza, mi sono infilata in bocca la forchetta che stavo utilizzando per togliere i fiorellini dall'olio bollente...in pratica ora ho i segni dei rebbi della forchetta dentro la bocca. Due sul labbro superiore e due sul labbro inferiore. Purtroppo questo non mi ha impedito di mangiare, però ho le labbra gonfie che sembro Nina Morich.
Ma andiamo per ordine...
Oggi si va alla ricerca del Tarassaco!
Con questo annuncio ho accolto ieri mattina tutti i miei familiari riuniti intorno al tavolo della colazione.
Le mie figlie, che non avevano la minima idea di cosa fosse 'sto Tarassaco, hanno accolto la notizia con entusiasmo. Siiiiiiii! Hanno esclamato in coro con la gioia negli occhi...
Mio marito invece non ha proferito parola, ma il suo sguardo è stato eloquente. Avrebbe preferito caricarsi sulle spalle un masso da duecento chili e salire centotrenta gradini cantando la Marsigliese.
Poi, alla chetichella è uscito a rimirare malinconicamente il suo giardino incompleto con in mano la tazza del caffellatte. Con il suo sguardo da cane abbandonato sull'autostrada sembrava voler dire:" mi dispiace creatura mia adorata, oggi non potremo stare insieme, non potrò prendermi cura di te. Ma ti prometto che la settimana prossima, cascasse il mondo, ti ricopro di stallatico!"
Io, mentre stendevo le lenzuola sul filo come si faceva una volta, osservavo questa scena patetica e in un momento di follia e compassione, gli ho offerto anche la possibilità di rimanere con il suo amato pratino. Ha rifiutato. Deve aver intuito, prima che arrivassi a pensarlo persino io, che se avesse accettato, l'avrebbe pagata molto cara.
Dunque pronti partenza e via!
Il luogo era piacevole, non c'è che dire.


Certo, qualche difficoltà la abbiamo anche incontrata.

Ma i nostri amici alberi, vegliavano su di noi.

Non sono mancati i momenti poetici.

Le piccole sorprese.


Tanti bei fiori, ma del Tarassaco, nemmeno l'ombra!


Abbiamo chiesto anche al guardiano del bosco. Non ne sapeva nulla.

Ed è stato allora che il nostro amico tarassaco è spuntato fuori!!

Nel prossimo post ne scoprirete di più...


6 commenti:

  1. Eccomi qui, Guendalina! Mi iscrivo al tuo blog, perché mi piace come scrivi e poi io non so cosa sia un tarassaco, quindi devo scoprirlo!
    Daniela

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    1. Ciao Daniela. Il tarassaco è quel fiorellino che vedi nell'ultima immagine del post. Molti lo chiamano Dente di Leone, alcuni soffione. Per capirci è quello che da bambini si soffiava e si facevano volare le spore. Non so se tu lo facevi, io sì! Grazie per esserti iscritta. Se avrai la pazienza di seguirmi, ti farò riscoprire tante piante che potrai poi utilizzare in cucina. A presto. Guenda

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  2. Ciao! molto interesante il tuo blog nuova follower se ti và ricambia http://magicreativityartsbyally11.blogspot.it

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    1. Ciao, ma certo che vengo a trovarti presto. Intanto benvenuta tra noi

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  3. Risposte
    1. Fortunata! A me nascono lungo la rampa di accesso carrabile. Ma purtroppo quelli non sono commestibili...così mi è toccato fare una scarpinata esagerata per andare a reperirli in un posto non contaminato. Ciao e grazie per essere passata a trovarmi. Guendalina.

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