mercoledì 21 agosto 2013

La botta da matti - parte prima

A Ferragosto abbiamo fatto la botta da matti e ancora oggi ne paghiamo care le conseguenze.
In realtà tutto è cominciato il tredici, quando con l'aiuto di mio cugino Santo di nome e Benedetto di cognome, abbiamo spostato un enorme barbecue in cemento che avevamo trovato quando abbiamo acquistato casa. Bello grande e perfettamente funzionante, per carità, ma maledizione, come cavolo ti viene in mente di piazzarlo proprio in mezzo, così che la visuale sul giardino sia completamente impedita?!
Solo ora tra l'altro, mi viene in mente che Santo Benedetto non dovrebbe fare grossi sforzi, ché c'ha la  schiena un po' traditrice...mi scuso con lui, non me ne ero ricordata prima!
Ma andiamo per ordine, che altrimenti non si capisce nulla.
Se devo proprio essere sincera, i lavori sono iniziati il giorno 11, quando durante il viaggio di ritorno dall'orribile settimana di vacanze, ho cominciato a tartassare l'uomo di casa con la richiesta di rivoluzionare il piazzale sul retro di casa. Un mattonato in cemento, sbucciaginocchia, sempre troppo caldo per via del sole che infuocava le mattonelle, con una pendenza tipo scala di Escher, impossibile da smacchiare (nonostante numerose sedute di idropulitrice), con molte mattonelle spaccate, con le fughe tra le mattonelle spesso mancanti, sempre sporco e, diciamoci la verità, orribile.
Insomma questo:

quelle che vedete sulla destra sono le basi del barbecue. Stava troppo in mezzo, su, ammettiamolo!




Il progetto era il seguente:
1. per distruggere la chiappa destra: rimuovere gran parte delle terribili mattonelle in cemento e riutilizzarle per pavimentare il recinto del cane ( ...così si impara! Tanto poi i cani sono daltonici e quindi non si accorgerà mai di camminare su un pavimento grigio e triste). Il programma prevedeva comunque di lasciare pavimentata solo la superficie sotto il gazebo, un piccolo vialetto e lo spazio sotto il barbecue, e sulla restante parte far crescere il prato!!
Per onestà devo ammettere che questi bei piedi puliti non sono i miei perché al momento i miei talloni presentano delle macchie nere di terra che non so come far venire via...credo che tenterò con la candeggina.
Un fantastico tappeto di erba verde, soffice, fresca, dove si possa camminare anche scalzi. 
Attenzione perché, immagine idilliaca a parte, posare il prato non è una passeggiata di salute. Bisogna preparare il fondo con precisione maniacale: zappare,spianare, ripulire...insomma la chiappa destra se lo sarebbe ricordato per molto molto tempo.
2. per distruggere la chiappa sinistra: ripulire a fondo il recinto del cane (ho detto tutto) per posare le mattonelle appena rimosse. Ovviamente, protagonista indiscussa di questa fase sarebbe stata la mia fedele idropulitrice. Ma nemmeno lei fa miracoli, e io lo sapevo già che la chiappa sinistra sarebbe stata fortemente danneggiata.
3. Infine per completare l'opera, alle brutte mattonellacce grigie restanti avrei pensato io, con un apposito smalto per suolo color avorio, con il quale avrei ricoperto il pavimento e anche il muretto che sarebbe diventato una fantastica panchina.
Nella mia testa già mi vedevo il lavoro finito e io comodamente seduta sulla sedia sotto il gazebo, con indosso un largo vestito bianco, in mano un calice di vino rosso, che contemplo il prato annuendo con un estatico sorriso sulle labbra, tipo Santa Caterina...
Nella testa di mio marito invece, mentre io gli illustravo il progetto, c'era la scena reale, quella che si sarebbe verificata davvero: io e lui ricoperti di terra dalla testa ai piedi, sudati, nervosi, doloranti, rancorosi l'uno nei confronti dell'altra e più esauriti che mai.
L'opera di convincimento è durata ben due giorni. Alla fine, per sfinimento, l'uomo che ha giurato di amarmi per tutti i giorni della sua vita (giuramento del quale credo si sia pentito assai) ha acconsentito. Ad un patto però: si mette il prato pronto. Quello a rotoli. Altrimenti non se ne fa niente!
Ho accettato. Non amo il prato pronto, ma non potevo fare a meno dell'uomo di casa per portare a termine questa impresa. Mi serviva assolutamente l'aiuto di una persona con una forza maggiore del mia. Che poi non ci vuole molto, dato che i miei muscoli hanno la stessa consistenza di una mozzarella lasciata due giorni fuori dal frigorifero.
...che nervi però, sono una ragazzona alta e baldante, e ho la forza di una farfallona storpia.
Quindi, suggellato il patto con un pollice alzato e un brindisi a base di limoncello fresco, i due Strani si sono lanciati nell'impresa che pareva impossibile. La donna di casa, guidava la spedizione, camminando tronfia e armata di pala e rastrello, l'uomo di casa seguiva con la zappa in mano scuotendo il capo, con fare mesto e spalle basse, guardava per terra e con aria schifata dichiarava:" non vedo l'ora di cominciare..."
"Mamma, papà è ironico, vero?..." Mi ha chiesto la figlia charmant osservando questa scena.
"Purtroppo sì, tesoro, ma vedrai a lavoro finito come sarà felice..."
"Mamma, sei ironica anche tu, vero? "
Ha ribadito mia figlia.
Con una certa perplessità, ci siamo messi all'opera.
Momento topico della rimozione della prima mattonella. In quel momento l'uomo di casa stava dicendo:" piantala co' sto blog! vieni a lavorare che solo per togliere la prima mattonella mi sono strappato sei muscoli!"
Dunque il primo passo da compiere era quello di spostare quel cacchio di barbecue.
Il barbecue era composto da tre pezzi. Quello centrale che era appunto il barbecue e due ripiani laterali che fin dall'inizio abbiamo deciso di sacrificare alla causa.
"Non voglio sentire storie, che già per spostare il solo pezzo centrale ci giocheremo tre vertebre a testa...gli altri pezzi li distruggo poi io a martellate!" ha detto mio marito. E lo ha anche fatto, senza che io potessi attaccare la litania del riciclo creativo, del riuso felice, eccetera eccetera. Mi tarpa le ali quest'uomo.
La traslazione del barbecue è stata impresa tutt'altro che facile. Il mio aiuto è stato ben poco, nonostante, armata delle migliori intenzioni, avessi anche indossato un paio di scarpe antinfortunistica con tanto di punta rinforzata per salvare le dita dei piedi in caso di caduta di oggetto pesante.
Tuttavia, sono stata fondamentale per indicare ai miei due forzuti aiutanti il punto esatto dove posizionare il macigno.
Non un centimetro più in là, né uno più in qua. Esattamente lì. Quei due poveretti, con le fronti imperlate di sudore, si spostavano a destra e a manca diventando sempre più paonazzi, finché mio marito non ha deciso in modo sgarbato e prepotente che il punto dove si trovavano andava benissimo.
Ho accettato imbronciata l'imposizione, anche se continuo a pensare che tre cm più in qua sarebbe stato meglio. "Spòstatelo da sola, se sei tanto convinta!" Ha risposto l'uomo di casa.
"Ma tutta questa simpatia te l'hanno venduta a chili, o ci sei proprio nato?!" Ho risposto piccata e scontrosa.
Il giorno 13 è quindi passato in fretta fra rispostacce e gocce di sudore e alla fine ci siamo rifocillati tutti con una cena a casa di mia sorella dove affamati a causa dello sforzo (chi fisico, chi mentale...) ci siamo tuffati tutti sull'antipasto a base di pizza e mortazza che senza ombra di dubbio è una delle prove dell'esistenza di Dio.
pizza e mortazza

Il giorno 14 invece sembrava non finire mai.
Come al solito mi sono alzata di buon ora e sbrigate le varie faccende mattutine, ho sbrandato l'uomo di casa.
 “Al lavoro!” Ho esclamato felice, ma tutto questo entusiasmo non ha fatto altro che urtare ancora di più i nervi del pover'uomo assonnato e stanco già prima di cominciare.
Io allora, ho affondato il colpo di grazia e dato che quando mi ci metto riesco davvero a diventare una rompi palle, ho attaccato una lunga filippica sulla necessità di organizzare al meglio il nostro tempo e le nostre forze. Ne è scaturito un cronoprogramma da ricovero coatto in clinica psichiatrica che tuttavia mio marito ha dovuto accettare.
Facendo due conti il prato pronto, una volta srotolato, non può essere calpestato per i almeno 15 giorni. Dunque, considerando che per il primo di Settembre abbiamo fissato la data per la festa di compleanno della figlia polpetta, al massimo doveva essere posato per il giorno di Ferragosto! Cioè il giorno seguente alla data inizio lavori.
Per di più, il vivaio dove volevamo comprare il prato a rotoli, avrebbe chiuso per qualche giorno a cavallo di Ferragosto, dunque o si ritirava il materiale il 14 sera o direttamente il 19 pomeriggio...decisamente troppo tardi, visti i nostri impegni! Quindi i giochi erano fatti, i tempi serrati, le nostre natiche spacciate!!

to be continued...

14 commenti:

  1. un impresa titanica, ma a volte il caldo da alla testa e fa prendere decisioni che con il fresco non si sarebbero prese ;)

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    1. Quanto è vero, se ci avessimo pensato a mente fresca, non ci saremmo mai imbarcati in cotanta opera!

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  2. uh, aspetto la seconda parte, con ansia...spero che almeno il risultato di tanti sforzi sia di tuo gradimento...altrimenti mi sa che stavolta il tuo Strano ti strozza ;-)

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    1. Ti dico solo che stiamo ancora lavorando...però per il momento pare promettere bene...lo Strano non dovrà strangolarmi!!

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  3. Povero Santo Strano mica gli avrai fatto spostare il barbecue di 3 cm ?? penso che il mio piuttosto di smontarmi una presa fusa da be. 18 anni mi dice ... usa le altre ne hai altre 15 ti serve proprio quella ??? mi rivolgo ai sindacati mogli spacca m... ciao
    giusi_g

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  4. No, si è rifiutato e lo ha mollato là dov'era! Che sgarbato...sì, rivolgiti pure al sindacato e dì che ti mando io...sono un'attivista moglie spacca m.

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    1. ahahah l'ho riletto perchè ho cominciato tre volte stamattina, ho perso il segno .... e manco avevo capito !!! Guenda al mio è uscita l'ernia per spostare una scatola contenente un paio di scarpe di tela per giunta .. sto pensando se è scaduta la garanzia per inviare formale richiesta di reso ... notte!!! aspetto il seguito .... giusi_g

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    2. No, no tienitelo così com'è! Hai visto mai che in cambio te ne dessero uno peggio!..e vorrà dire che comprerai un bel carrellino per spostare le scatole di scarpe!

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  5. Ma com'è che d'estate ci crediamo di essere tutti alla " Paint your life" e decidiamo di spaccarci il C...????!!! così mentre son qui a ridere per la prima parte di questo film irrimediabilmente già visto, il mio Uomo è sulla scala nel cesso che combatte contro la muffa e l'umidità attorno alle finestre che abbiamo montato oramai tanto tempo fa ma che ci siamo pentiti subito di aver messo senza ragionamento e camera d'aria che avrebbe evitato che un uomo che ha tanto studiato per non fà l'operaio, debba ogni cacchio di anno trasformarsi in Michelangelo Buonarroti con la Cappella Sistina!!!???????
    uddea co' il fiatone... ma come scrivo!
    Attendo con entuasiasmo la seconda parte, immersa nell'invidia di chi ha solo un balconcino 1mx1m, che non sa che quel dire la parola barbecue, che deve festeggiare i compleanni estivi ( e ne abbiamo diversi) sempre sto cacchio di appartamento!!! ahahhaahah

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    1. Pover'uomo...con la scala, vernice e pennello...ma si fa anche il cappellino con la carta del giornale?! Sono io che invidio il balconcino 1m x 1m!! Sapessi quanto mazzo in meno che ti fai...io ho una figlia che fa il compleanno in inverno e dato che il giardino è tanto grande, ma la casa proprio no, mi tocca andare ai gonfiabili!! Oltre il danno la beffa...se rinasco mi prendo un appartamentino all'attico...

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    2. http://hosemprebisognodellalistadellaspesa.blogspot.it/2013/08/uomo-vs-muffa-1-0.html



      Solidarietà! ahahahhahaha

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    3. Ma grazie Farfalla...che onore! Un post da marito a marito...dovremmo farli parlare prima o poi...una volta ci sono anche andati molto vicini, dato che si sono trovati per qualche ora sullo stesso treno! Il destino li accomuna...prima o poi si incontreranno! Io vado a preparare il cappellino da imbianchino, oggi gli tocca alla Strano!

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  6. Siamo davvero simbiotiche!! Io devo mettere il prato a settembre...solo che invece del prato a rotoli (proposto da mio marito che si preoccupava già di dover fare questo bel lavoro che avete fatto voi)...ho preso accordi con Benito!!! Lui gira nel mio quartiere e esce fuori all'improvviso mentre fai giardinaggio chiedendo se serve qlc!!! L'altra mattina mentre buttavo la spazzatura lui aspettava di rimettere la legna del mio vicino e l'ho ingaggiato al volo!!!!
    Non vedo l'ora di vedere il risultato del vostro duro lavoro, penso che verrà un amore e tu potrai girare col bicchiere di vino, il vestito bianco e un bel cappellone di paglia a falde larghe chiedendo alle bimbe se vogliono degli altri "clafoutis alla ciliegia"!!!!

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    1. Gente come Benito dovrebbe essere nominata Patrimonio dell'umanità! Anche da noi ne gira qualcuno...ma noi "amiamo" il fai da te!! Sì, sì, finirò prima o poi (meglio prima, dato che il primo Settembre ho la festa di compleanno della polpetta!) e allora vestiti bianchi e cappelli a falda larga (ma soprattutto vino e clafoutis) come se piovesse!!

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