domenica 17 novembre 2013

Autostima


Questo post è dedicato a Amichetta, lei sa perché.

Ricordo esattamente quando la luce dell'autostima si è accesa dentro di me. Una sera mi trovavo sul divano di casa mia, vivevo sola e lavoravo tutto il giorno come una matta, ma la sera era il mio momento. Almeno quattro sere su sette le passavo con Amichetta, Uga e il Super, gozzovigliando e frequentando i locali più imbarazzanti del pianeta, ma qualche volta accadeva che me ne stavo per conto mio e allora partiva la serata divano con me che consumavo un pasto frugale davanti alla tv, rigorosamente accompagnato da un bel bicchiere di vino, perché anche allora ci davo con il vino. Quella sera ero giù di morale perché mi ero imbattuta nel solito ometto da quattro soldi, di quelli che non si vogliono impegnare perché se la fanno nelle mutande alla sola idea, di quelli che " tu sei troppo per me, io non ti merito" di quelli: ti tartasso per settimane per uscire insieme a te e poi sparisco per tre settimane senza nemmeno mandarti un sms con scritto "ciao". Di quelli che ahimè fino a quel giorno a me piacevano perché erano una sfida da vincere, che però io regolarmente perdevo!
Ricordo esattamente anche la posizione in cui mi trovavo: sdraiata sul divanetto blu con la testa poggiata sul bracciolo. I piedi penzoloni sull'altro bracciolo, il calice di vino per terra così ogni tanto ne potevo sorseggiare un po' senza fare sforzi.
È stato proprio tirando su il braccio per portare alla bocca il bicchiere che ricordo che nella mia testa si è come materializzata la seguente frase:" ma tu hai un valore Guendalina! E chi non lo riconosce, si fotta!"

Mi sono alzata di scatto e sono andata a spegnere il cellulare che tenevo acceso in una posizione strategica per essere sicura che avesse campo. Ero io che non volevo sentire lui, altro che aspettare la sua telefonata. Da quel momento io ero libera. Fine delle attese e degli struggimenti. Da quel momento, mi interessavano solo le persone che mi sapessero apprezzare per davvero, per quella che sono, con la mia stranezza e tutto il resto. Chissà che cacchio di vino mi stavo bevendo per illuminarmi così!
Tanto per la cronaca, non ricordo nemmeno chi fosse quell'uomo di cui aspettavo una telefonata e sempre tanto per la cronaca, pochi mesi dopo avrei incontrato quello strano soggetto che poi sarebbe diventato mio marito.
Tutto questo per dire che da circa dieci anni a questa parte, io ho scoperto l'autostima. Io, per carità, ho i miei difetti, ma ho anche un sacco di pregi e chi non se ne accorge o non li apprezza... prego, andare!

Da quel giorno insomma, è nata una donna sicura del fatto suo e determinata. In poche parole, un mostro.
Ma come in tutte le mie manifestazioni, credo che la cosa mi abbia un po' preso la mano, per cui oggi quell'autostima così faticosamente guadagnata, me la tengo ancora stretta alle chiappe e non la mollo manco morta!
Con il povero strano, ostento una sicurezza che in realtà non mi è propria, ma che non voglio abbandonare perché mi piace davvero molto.
Mi piace essere una sicura di me, per nulla gelosa o angosciata all'idea che ci siano delle donne più belle, più giovani e magre, più intelligenti o realizzate. Ma chissenefrega. Loro non sono me.
Io ho un valore, lo Strano lo apprezza (non proprio sempre) ma soprattutto lo apprezzo io e questo mi basta!

Quadretto idilliaco, no?
Verrebbe da dire di sì se questa mia autostima esagerata non mi portasse a volte a compiere gesta un tantino pericolose. A volte io stessa mi sfuggo di mano insomma.

Ebbene sì, perché colta da questo delirio del valore interiore, del sentirmi una persona unica e speciale e bla bla bla, che ti vado a fare?! Mi sono messa dentro casa la fotocopia di Rania di Giordania, solo più giovane e più magra. Intendo che oltre che bella, è anche dolce, gentile, elegante e mai fuori dalle righe.
Rania di Giordania. Non si può negare, un esempio di eleganza

E chi è 'sta dea?! Si starà chiedendo qualcuno.
Si tratta della teacher Gnocca.
Temo di non essere stata molto chiara, occorre una spiegazione più approfondita.
Fino allo scorso anno, le mie figlie frequentavano un asilo dove, per la gioia immensa della loro strana madre, per due ore al giorno, le lezioni erano tenute da una insegnante madrelingua inglese.
Per inciso, caro mi costava 'sto lusso!
Comunque, l'insegnante madrelingua era appunto la cosiddetta teacher Gnocca.
Parliamoci chiaro, la teacher Gnocca in quella scuola vinceva a mani basse perché il resto del corpo insegnante era composto da certe cozze che nemmeno sto qui a dire e quindi, tanto per rimanere in ambiente marino era come se uno, in un acquario di pesci pulitori, ci avesse tuffato un pescetto di quelli tropicali, da barriera corallina, tutto colorato e in forma perfetta. È immediato che quello diventa il pesce più bello di tutti i mari! Questa infatti era la considerazione che facevamo tutte noi mamme, vedendo entrare nella scuola, quel raggio di sole in una giornata uggiosa che era la teacher Gnocca. "Sì vabbeh, bella forza, in mezzo a 'sti scorfani, pure io sembro Miss Universo!" Era la frase ricorrente di noi donne invidiose.
I papà invece, difendevano la posizione della teacher Gnocca...soprattutto quando la posizione era quella di chinarsi per baciare in fronte i bambini dell'asilo! In quel momento si formava una tribuna di papà che da fuori la finestra facevano la ola fino a che una delle maestre cozze non arrivava sorridendo dolcemente e chiudeva le imposte sbattendole con rabbia in faccia al nugolo di uomini che nel frattempo fingevano di parlare di lavoro.
A capitanare l'orda dei papà, c'era mio marito. In realtà "l'orda" era costituita da lui e un altro che, una volta ricevuta la sbattuta d'anta in faccia, si recavano allegramente al bar a prendere il caffè, uniti dallo spirito goliardico con cui scherzavano sull'argomento.
Non so, forse dovrei dirlo con stizza, consumata dalla gelosia, furibonda, forse, se avessi un po' di orgoglio di donna e moglie, non dovrei nemmeno dirlo, ma a me questa cosa ha sempre fatto tanto ridere.
Intendiamoci, non è che accadesse tutti i giorni, o almeno non credo, lui sostiene di no, e soprattutto si buttava tutto in barzelletta, ci si scherzava sopra. Insomma, io sarò strana, ma quando colgo l'ironia con cui vengono dette o fatte certe cose, non mi ingelosisco, sto allo scherzo. 
Sono strana?
Sono cieca?
Sono troppo autoironica?
Sono pazza?
Ho troppa fiducia in me stessa?
Boh, forse.
Fatto sta, che la barzelletta della teacher Gnocca è andata avanti per un paio di anni buoni, fino a quando cioè la charmant non ha iniziato le elementari e io per comodità ho trasferito anche la polpetta alla materna nella stessa scuola della charmant.
Ma a quel punto siamo stati catapultati brutalmente in quella che io ritengo essere la più grave lacuna della scuola italiana tutta: l'inglese si studia di merda nelle nostre scuole! Una o due volte a settimana con insegnanti rigorosamente NON MADRELINGUA con pronunce improbabili che partono dalla grammatica. Ministri dell'istruzione! Cazzo!! Ma siete imbecilli?! 
Scusate i numerosi francesismi, che parlando di lingue straniere ci stanno anche tutti, ma questo argomento mi ha sempre fatto infuriare perché alla fine gli italiani fanno sempre delle figure meschine quando tentano di parlare in inglese e veniamo per questo (ma anche per molte altre cose a dire la verità...) sbeffeggiati in tutto il mondo. 
Però, io che sono strana, non mi arrendo. Capitanando la truppa di quelli che "studiare lingue straniere, oltre a fornire un valido strumento di conoscenza di culture diverse dalla nostra, e ad aiutare l'inserimento nel mondo del lavoro, apre le menti" ho fatto per me stessa la scelta di studiare le lingue straniere dopo l'orario scolastico e quindi oltre all'inglese, ho studiato lo spagnolo ed il russo...l'ho già detto che sono strana, vero?
Ma poteva una come me, rassegnarsi alla povertà dell'offerta formativa del nostro martoriato paese? No, non poteva.
Così, in barba alle battutine, ai colpi di gomito, alla laconica affermazione di Uga che ha dichiarato:" ma siete deficienti tu e mia sorella a mettervi dentro casa una simile bonona?" (Sì, perché non sono sola nella mia incoscienza, anche SorellUga è dei nostri) ho preso il telefono ed ho contattato la teacher Gnocca per farla venire a casa mia una volta a settimana a fare un paio d'ore di conversazione e giochi in lingua inglese con le mie figliole già iniziate fin dalla tenera età al poliglottismo.
E cara mi costerà questa scelta. Ma la domanda è:" mi costerà cara solo in termini economici...o anche altro?!"
È stato dopo tutto questo lungo preambolo che giovedì alle ore 14, dopo aver prelevato le bambine da scuola e averle fatte pranzare con un panino al prosciutto al parco, sono andata a ritirare la teacher Gnocca davanti alla scuola dove lavora e l'ho portata con la mia sgangherata macchina piena di ammaccature, fin dentro il cancello di casa strana.
Lo Strano stranamente in casa a quell'ora, ci aspettava sull'uscio con un sorriso a cinquanta denti stampato sulla faccia e le braccia incrociate che sembrava Mastro Lindo.
Ho fermato la macchina e le bambine si sono precipitate in casa, tutte felici di trovare il papà ad aspettarle (beata l'innocenza!)
Quindi le due minori sono scese dalla macchina senza prendere nulla e a me è toccato incollarmi la mia borsa pesantissima, la cartella della charmant, lo zainetto della polpetta, i cappotti delle due debosciate (maledetto tempo matto che la mattina ti sembra di stare al polo nord e all'ora di pranzo sei alle Maldive)il mio piumino, le ciotole della colazione, due My Little Pony e un paio di disegni fatti apposta per me dalla polpetta.
Quando si dice carico come un mulo...

Mentre io mi caricavo come una mula nel tentativo di prendere tutto insieme, sfilavano davanti a mio marito nell'ordine: la charmant, che dallo sportello della macchina alla porta di casa (circa sei passi e tre gradini) aveva già dimenticato l'euforia di trovare il padre in casa ed è entrata senza nemmeno salutarlo, guardando in aria e canticchiando un motivetto, la polpetta che faceva il passo del canguro e saltando ha stampato un bacetto sulla gamba del padre per poi riprendere a saltare e subito da un gradino e la teacher Gnocca, delicata e timida con il suo passo leggero che pare che non tocchi nemmeno per terra quando cammina e il suo didietro che si muove impercettibilmente ma al contempo così delizioso.
Mio marito ha guardato affascinato questa strampalata parata mentre io mettevo sul braccio destro le tre borse, sul sinistro le tre giacche, nella mano destra le ciotole e i disegni e nella mano sinistra i My Little Pony. Così carica e certa che nessuno mi avrebbe dato una mano, mi sono avviata verso l'ingresso. Dalla massa informe di oggetti di ogni forma e colore che tenevo in precario equilibrio fra le braccia, spuntavano solo i miei occhi, ma tanto mi è bastato per vedere un lampo negli occhi di mio marito che mi ha vista avvicinarmi arrancando. Conosco quel lampo. Si accende quando gli viene una delle sue idee geniali. Quel lampo diceva chiaramente: hihihi...ora gioco un bello scherzetto a quella strana della mia consorte stracolma di autostima..."

Detto fatto, in un attimo lo ho visto afferrare la porta nell'atto di chiuderla affermando:" ci siamo tutti, chiudo la porta!" 
Nel frattempo, io che lo conosco, avevo allungato il passo ed avevo raggiunto la soglia di casa, giusto in tempo per fermare la porta con un piede (del resto di mani libere non ne avevo) e guardandolo con occhi minacciosi ho sussurrato a denti stretti:" ci siamo tutti un par de ciufoli..."
"Oh, scusa amore, non ti avevo visto..." Ha continuato l'umorista facendo la stessa faccia di Raimondo in Casa Vianello. Io posando tutto per terra con poca grazia, ho dato un calcio laterale sullo stinco di mio marito, stando ben attenta che la Gnocca non notasse il movimento e sempre a denti stretti ho sfiatato verso mio marito:"...dopo facciamo i conti..." E poi a gran voce:" teacher welcome!" 
Mio marito si è affrettato a prepararci un caffè, dopodiché ho spedito la teacher Gnocca al piano di sopra con le bambine e mio marito a lavorare...lo ho dovuto spingere per farlo uscire di casa! Va bene l'autostima, la mancanza di gelosia, il mio valore e via andare, ma sarà più saggio da parte mia fare in modo che i due non si incontrino poi tanto spesso...oppure, se proprio voglio mettermi al riparo da ogni rischio potrei mostrare alla Gnocca le condizioni in cui lascia il bagno mio marito, dopo che si è fatto la doccia... Già me la vedo la scena della teacher Gnocca che di fronte a cotanto sfacelo, scappa a gambe levate, quelle sue lunghissime gambe, esclamando:" oh my God!" ché una come lei non è coraggiosa come noi altre donne dive e mamme...vedi come le faccio passare ogni possibile strana idea...ammesso che ne abbia mai avute povera donna.

18 commenti:

  1. Posso dire..."te l'avevo detto io!" Va bene tutto: l'autostima, siamo l'essere perfettissimo che il signore ha creato Nembo Kid lo piglio de tacco meglio di me non c'è nessuno, però portargliela in casa no! Vogliamo parlare della tua anziana alla pari?
    E comunque anch'io ricordo la nascita della mia autostima, se ben ricordi mi aiutò una certa Madama che come compito a casa mi fece ripetere per una settimana "sono bella, sono bella, sono bella" e poi è arrivato "Fidanzato"!
    U.g.a.

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    1. La Madama era una donna saggia, la ricordo bene. Sì, lo so, tu me l'avevi detto...siamo state avventate io e tua sorella e come al solito mi sono fatta prendere la mano. Ma ora lo Strano è avvisato e questa mattina ho anche fatto una foto di nascosto al bagno post doccia...che non gli venga in mente di fare più lo spiritoso che ne faccio una gigantografia e la regalo per natale alla teacher Gnocca

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  2. sai che ti dico? a te ti ci vuole Mrs Doubtfire ... scritto bene??? io non lo mastico l'inglese e manco lo capisco però c'è sempre il traduttore google ... però ci sto lavorando mi sono detta .... si ...sai che parlo da sola !!! giusi per allargare i tuoi orizzonti ti ci vuole un corso di inglese ... quindi mi farò un bel maestro ... palestrato possibilmente
    fortuna che mio figlio parla italiano, inglese,spagnolo , francese , fiorentino ... e pure romanesco
    quindi per ora ci pensa lui a insegnamme !!!
    io m'inventerei cambi di programmi alle lezioni ... così lui ...lo Strano... non la addocchia ... lontano dagli occhi .......altra strategia ... lascia in giro per casa mutandoni orribili e scuciti ....e sbuffa spesso ... ma guarda dove se li è scordati ... così la Gnoccha si smonta ...
    tesora sei troppo forte ... un abbraccio .. giusi_g

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  3. L'idea dei mutandoni non è male per niente...eh già, ora vado subito a procurarmeli così non mi faccio trovare impreparata! Anche l'insegnante palestrato tutto sommato non mi dispiace, io stavo giusto pensando di cominciare a studiare il francese...uno tipo Alain Delon da ragazzetto mica sarebbe malaccio...cara Giusi, sei una donna saggia, un'ottima consigliera, una fonte di ispirazione!!

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  4. devi dirmi la marca del vino illuminante, perchè dovrei farlo bere ad un pò di persone, è vero che l'inglese a scuola è fatto da schifo, anche io ho rimediato con la teacher madrelingua, ma a casa sua, così mio marito non ha visto nulla ;)

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    1. Il vino proprio non me lo ricordo...ne ho versati di calici da allora! La tua idea delle lezioni a domicilio dell'insegnante è stata molto saggia, sono io che sono incosciente!

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  5. Mano, ma dai...è come portarsi il nemico in casa. Complimenti per il coraggio comunque. Aggiornaci!

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    1. Vi terrò informati, la prossima lezione è Giovedì...stavo pensando di tapparmi il naso e fingendo di essere un suo cliente, telefonare allo Strano per dargli un finto appuntamento dall'altra parte di Roma...ora che si accorge della buca e ritorna...la Teacher è sull'autobus che la riporta a casa!

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  6. Forse un po' pazza lo sei...ma se incastri bene gli orari!!!!!
    ahahahahaha, scherzo!!!!! Un bacione!

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    1. Invece mi sa tanto che mi conviene incastrarli bene questi orari!! Altro che scherzi! Dovevi vederlo, lo Strano, come era servizievole mentre ci serviva il caffè a me e alla Gnocca...roba che quando lo prepara solo per me, ce lo devo spedire a male parole in cucina a prepararlo!

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  7. Parlo io che sono Toro ascendente Toro e nelle vene mi scorre la gelosia liquida, ma faccio finta di nulla!
    Lascialo fare e ti spiego perchè:
    Gli uomini, ragazza mia, sono uomini. Le scorregge ( uddea si può scrivere, forse era meglio peti... ma scorregge rende l'idea dell'omo sapiens che conosciamo tutte noi Dive e Mamme) dicevo... quelle e i rutti avranno la meglio.Sempre.
    Lasciamoli fare , poverini, solo gli occhi possono usare considerando che sono decenni che non sono sul mercato e la stoffa del marpione, se pure mai l'hanno avuta prima, ad oggi è andata perduta, senza togliere il fatto che siamo alla fine sempre e solo noi donne a decidere. Sempre.
    Mai poi, gli è stato detto ( ai marpioni) che una donna di cotanta raffinatezza non scenderebbe mai gli occhi per guardarli?
    Nahhhhhhh!
    Confida nell'uomo che conosci e che hai sposato! ahahahahahahahaahahah

    p.s. del p.s. Quando c'è la Teacher approfittane, chiedigli davanti a lei cose da fare, tipo " caricare la lavatrice, stirare, cambiare i letti..." visto che sgalletta in giro per casa come l'unico dell'aia e magari gli passa la voglia di gonfiare il petto se c'è la Signorina Ops La Miss

    n.b. Speriamo che l'uomo Strano non legga il blog!


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  8. Tranquilla...l'uomo Strano di solito non legge il blog...in pratica ci ignora! Dunque anche tu concordi con me, in fondo non corro molti rischi...e se lo strano si rifarà un po' gli occhi, pazienza! Del resto sono fatti per guardare, gli occhi.

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  9. Concordo e sottoscrivo. Manco a lasciarlo solo rischieresti, sono troppo pigri e certe situazioni richiederebbero troppo sforzo per loro, anche sgallettare solo per due lunghe gambe madrelingua inglese!
    Credo che sia piu` l`idea di darti sui nervi che lo muove, vedi la porta in faccia!

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    1. Lui sostiene che lo ha fatto per amor di battuta!! Glie la do io la battuta se ci riprova....in testa però glie la do la battuta!! Lo smuove l'idea di darmi sui nervi e anche il fatto che può vantarsi con il suo amico...quello con cui sbirciava dalla finestra. Pensa che ha segretamente fatto una foto alla Gnocca seduta nella nostra cucina e l'ha mandata al suo compare di sbirciate....poi quando questo invidiosissimo lo ha chiamato, lo Strano gli ha pure raccontato della porta in faccia...e giù a ridere alle mie spalle!!

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  10. Tranquilla, chi ha provato una Strana non potrebbe mai adattarsi ad una vita scialba anche se che con una gnocca ^_^ Verifica solo che la gnocca non sia anche strana. In quel caso usa l'arma segreta del bagno in disordine ^_^

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    1. Sono tranquilla. La Gnocca è molte cose, ma non è strana!...comunque l'arma del bagno in disordine la tengo sempre a mente...tanto la doccia lo Strano la fa tutti i giorni!!

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  11. Sto ridendo come una matta!solo tu.....
    Io dico che lo Strano e' solo geloso della tua autostima e ci sta' a prova' a metterti in difficolta,ma gli riesce difficile!cmq complimenti x la scelta e la sfida...una gnoccona che gira x casa e' un passo duro da solcare x alcune...io non ho tutta questa autostima e sarei gelosa...ma ho ancora della strada da fre... :-)

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