Martedì 10 Settembre 2013, in un salotto di Strambolandia la madre ha riunito l'intera famiglia per gli stati generali.
I tre familiari allibiti da tanta determinazione, sono in piedi l'uno accanto all'altro, le gambe leggermente divaricate, le mani allacciate dietro il sedere, guardano un punto fisso davanti a loro e ascoltano increduli la madre di famiglia che impartisce loro le ultime disposizioni:
" Famiglia! Domani inizia la scuola, richiedo a tutti voi la massima allerta!! L'organizzazione richiesta sarà di tipo militare! L'operazione sarà denominata ALBA STRAMBA"
La donna mentre parla si batte una cucchiarella di legno sulle mani e cammina nervosamente avanti e indietro di fronte al bizzarro plotone.
"Papà, mamma è strana..." Sussurra la polpetta all'uomo di casa.
"Lo so amore, lo è sempre stata, è ora che anche tu te ne faccia una ragione" la risposta sarcastica.
"Silenzio nei ranghi!" Riprende la donna" chiudete le bocche e aprite bene le orecchie, perché quello che sto per dirvi lo ripeterò una sola volta. Da domani il cronoprogramma delle nostre giornate sarà il seguente:
Ore 6.00 sveglia della sottoscritta. Nell'ora successiva, si svolgeranno una serie di operazioni volte ad agevolare la rapida evacuazione della casa. In quell'intervallo orario è fatto assoluto divieto a chiunque di voi di chiamarmi o alzarsi dal letto. Qualora doveste casualmente svegliarvi, dovrete rimanere immobili nella stessa posizione fino a nuovo ordine. Uniche eccezioni ammesse: numero uno: se una delle minori dovesse avere un bisognino impellente da fare, nel qual caso il padre accorrerà in suo aiuto e la condurrà alla latrina. Numero due: se una delle minori dovesse cadere dal letto, in questo caso il padre la raccoglierà, si accerterà che non siano stati riportati danni gravi e la ricondurrà al posto di combattimento.
Naturalmente in entrambi i casi, la minore subirà tre giorni di rigore per aver attentato alla buona riuscita dell'operazione!"
"Ma..."
"Silenzio!
Ore 7.00 sveglia del resto della truppa. Prestate attenzione perché questa fase sarà estremamente delicata. Al minimo errore, l'operazione risulterà irrimediabilmente compromessa. Alle 7.00 dicevo, il tenete Strana farà irruzione nelle camere da letto. Il padre di famiglia verrà sbrandato senza pietà, le due minori verranno trasportate di peso nel lettone e lì verrà somministrata loro una tazza di latte e cioccolato. Poi le minori verranno trasportate a forza nel bagno dove, dopo aver rispettato le minime norme igieniche, verranno vestite e pettinate inclusa l'apposizione di mollettine e nastrini.
Ore 7.18 il colpo di genio..."
La Strana afferra due ciotole di plastica, una gialla e una arancione dai bordi arrotondati e le mostra orgogliosa alla truppa con gli occhi raggianti
“E queste che sarebbero?!" Chiedono in coro i tre familiari esterrefatti.
" ciotole! La colazione verrà servita alle minori in macchina, all'interno di queste ciotole!! Non è geniale?!...questa, signori miei, si chiama organizzazione!! Secondo i miei calcoli, questa alzata di ingegno ci consentirà di risparmiare tra i 14 e i 18 minuti...vi pare poco?!"
Il marito della Strana questa volta non riesce a credere alle sue orecchie:”ma davvero vuoi far mangiare le tue figlie mentre viaggiate in macchina verso la scuola e per di più nelle ciotole del cane?...”
La Strana alza gli occhi al cielo, si aspettava qualche protesta, ed era certa che Bastian Contrario sarebbe stato il primo dei detrattori:" non sono le ciotole del cane!" E poi rivolta alle bambine:" pensate che bello, mamma riempirà queste ciotole e di ogni ben di Dio...pane e marmellata, cereali, biscottini...e una volta finito di mangiare, potrete giocare a fare le streghette che preparano la pozione magica nel pentolone...e poi questo ci consentirà di parcheggiare lontano dalla scuola e voi potrete arrivare a scuola camminando insieme alle due vostre amichette tanto simpatiche. Che ne dite?!"
"Siiiiiiii!!" La risposta unanime delle due piccole entusiaste.
Strana contro Bastiano, uno a zero, tiè!
Dunque così è iniziata l'avventura scolastica della famiglia Strana. Il cambiamento è epocale, fino a
Giugno di quest'anno le nostre giornate erano decisamente più ovattate, con entrambe le bambine che andavano ad una scuola materna dove l'entrata era consentita fino alle 9.30, i bambini erano pochi e il parcheggio abbondante. Noi naturalmente arrivavamo alle 9.31.
Da oggi invece si fa sul serio.
La charmant inizia la prima elementare con tanto di lacrima di commozione da parte mia mentre attaccavo le etichette sui quaderni (dopo la sesta pecetta appiccicata però, la commozione si è trasformata prima in contrarietà e poi in invettiva contro la scuola moderna) la polpetta si spara il secondo anno di materna, ma cambiando scuola perché andrà alla stessa scuola della sorella.
La scuola è impegnativissima, ci sono milioni di etichette da attaccare ( per la polpetta ho dovuto etichettare anche matite colorate e pennarelli...uno ad uno...) un sacco di nomi da ricordare, riunioni a rotta di collo, alzatacce, merende da preparare. Per non parlare dei compiti: La charmant, la prima volta che ha capito che doveva fare i compiti, ha avuto un moto di ribellione e ha urlato:" noooo! Io sono troppo piccola, non posso fare i compiti!!"
Insomma, la famiglia Strana è alle prese con una prova dura e faticosa. Ma io ho capito, sì io lo ho capito che il segreto sta tutto nell'organizzazione.
In altre parole io sono spacciata.
Però c'è da dire che ce la sto mettendo tutta. Prima dell'inizio delle lezioni mi sono preparata una tabellina con i pasti da preparare per le successive quattro settimane. Pranzi e cene scanditi dai quadretti di scuola di mia figlia che mi preparo in anticipo e surgelo. Anche la spesa scaturisce dalle tabelle. Per ora riesco a preparare un primo e un contorno per pranzo e un secondo ed un contorno per cena, con buona pace di mio marito che ha fame e si aggira per casa alla ricerca spasmodica di cibo. "Non azzardarti a toccare niente nella dispensa!" Lo aggredisco spesso " quelle cose servono per il pranzo di giovedì!"
Il poveretto ė già emaciato alla seconda settimana...tra le alzatacce e i pasti "leggeri" va a finire che mi perde pure qualche chilo, sto vigliacco! Io nemmeno a dirlo, non perderò nemmeno un etto.
Ma sto lavorando anche su questo fronte. Ve ne parlerò nel prossimo post.
Per ora vi basti sapere che le mie giornate seguono ritmi da esaurimento nervoso. Per evitare il traffico dei SUV che pretendono di parcheggiare di fronte al cancello della scuola, dai quali scendono mamme imbellettate che poi si vanno a prendere il caffè con le amiche, io parcheggio a circa 500m di distanza e costringo le due scolare a farsi una passeggiatina rilassante (così la chiamo io per invogliare un po' le due povere sventurate) fino alla scuola.
" noi, parcheggiamo qua e ci facciamo una bella passeggiatina rilassante fino al cancello. Godiamoci le belle giornate finché ci sono..."
A nulla valgono le proteste delle mie figlie che mi fanno notare che in quei 500m il marciapiede è spesso stretto e che sulla strada sfrecciano decine di corriere.
Poi lascio la charmant nella sala accoglienza e parte il momento delle coccole con la polpetta. Abbiamo già una panchina tutta nostra dove la polpetta si gode sua madre tutta per lei per circa 20 minuti.
Infine c'è l'abbandono della polpetta tra le braccia della maestra dell'asilo. Non va sempre così male, a volte riesco a lasciarla senza che si disperi, altre volte invece, come oggi, ci produciamo in scene strappalacrime in cui lei tende le braccia verso di me urlando:"mammaaaaa un altro abbraccio, ti pregoooo" e io assecondo il capriccio come una scema mentre la maestra mi dice:" signora, la prego, non ci si metta anche lei..." Poi, trascinata da mia figlia, tutta la classe comincia a frignare, fino a che io non vengo accompagnata delicatamente alla porta dall'assistente della maestra che a mio parere mi accompagnerebbe più volentieri con un calcio nel sedere, ma che si trattiene e mi sussurra:" è normale, è normale...è il distacco, è normale, vada."
A quel punto io mi nascondo nel bagno dei grandi, dal quale si riesce ad origliare benissimo quello che accade nell'aula dell'asilo e trascorro lì una ventina di minuti. I primi giorni si univa a me anche una mamma di una bambina di tre anni, ora non la vedo più e questo mi preoccupa...chissà cosa le è successo...peccato, era nata una bella amicizia tra il water e il lavandino.
Tipicamente ad un certo punto qualcuno bussa alla porta. Io apro e mi trovo davanti un bambino con la divisa delle elementari che si trattiene a stento perché se la sta facendo sotto.
Gli cedo il bagno (tanto mia figlia smette di piangere circa 7 secondi dopo che io sono uscita) e ne approfitto per andare a sbirciare cosa accade nella classe della prima elementare.
Utilizzo sempre lo stesso trucchetto: mi nascondo dietro un pupazzo gigante di Winnie The Pooh e da sotto l'ascella dell'orsetto osservo la charmant che tutta concentrata tenta di fare della lettere "a" meglio che può.
Dopo qualche minuto di spionaggio, invio un sms alla mamma della compagna di banco della charmant che è più ansiosa di me e sta a casa ad aspettare notizie dall'infiltrata speciale. Una volta mi ha anche scritto un sms di risposta con il seguente testo:" beata te che grazie all'inserimento della piccola puoi spiare anche la grande, a saperlo facevo due figli anche io!". Gli strani si attraggono, non c'è dubbio.
A quel punto però inevitabilmente arriva la suora strabica. Non so come si chiami, io la chiamo "la suora strabica" si mette in fondo al corridoio con le braccia a brocchetta e mi richiama all'ordine. "Mamma! Lei ancora qui sta?! Forza forza, vada a lavorare che le bambine se la cavano benissimo"
"La prego suora, ancora cinque minuti!" Cerco di impietosirla. Intanto lei mi ha già preso per un braccio e mi sta trascinando verso la porta borbottando:" benedetta figliola, lo vuole capire o no che qui non si può stare?! Non faccia così altrimenti le sequestro Winnie The Pooh!"
In un attimo mi ritrovo in strada, percorro a ritroso i 500m fino alla macchina con un'angoscia che mi morde la bocca dello stomaco...a volte mi consolo un po' nel forno che trovo lungo la via (accidenti! Ma non ci poteva stare una tintoria?! Che tra l'altro mi sarebbe anche comoda...il forno è una tentazione troppo forte, con quei profumini...) e poi tentò di riprendere in mano la mia vita lavorativa, con scarsi risultati a dire la verità.
Eh, ma non si possono fare due lavori. Portare le figlie a scuola, soprattutto i primi giorni, è un vero lavoro a tempo pieno! Se qualcuno mi dovesse chiedere che lavoro faccio da oggi in poi, risponderò fiera:" porto le bambine a scuola!"