Il compleanno di Uga è passato da poco.
Come tutti gli anni, quel giorno Amichetta le ha telefonato cantando a squarciagola "Tanti auguri a te". Io quest'anno, grazie a ben tre promemoria che mi ero scritta, non ho scordato la data da ricordare. Lo scorso anno me ne ero dimenticata e per questo mi sono sentita la peggiore cacca sulla faccia della terra.
Il Super, quando lo ha saputo si è risentito perché è il suo il compleanno che dimentico tutti gli anni e lui tutti gli anni mi perdona e spesso dimentica il mio! Questo rende la nostra amicizia unica e speciale. Che cos'è mo' questa cosa che mi dimentico anche il compleanno di Uga?!
Giusto, il compleanno di Uga non lo dimenticherò mai più! Giuro. Solo quello del Super.
Infatti quest'anno, per rimediare all'imperdonabile dimenticanza dello scorso anno, ho mandato a Uga un sms, un'email, le ho fatto gli auguri su Facebook e l'ho chiamata. "Mancava solo che mi scrivessi una lettera" ha commentato lei.
Comunque per festeggiare, io, Uga e Amichetta siamo andate a mangiare una pizza. Dato che né io, né quella debosciata eravamo riuscite a comprarle un regalo, abbiamo deciso di pagarle la pizza. Peccato che la pizzeria dove siamo state, ovviamente decisa da Amichetta che in fatto di locali tristi, squallidi e fuori dal tempo è imbattibile, fosse decisamente a buon mercato, quindi io e quell'altra cretina abbiamo offerto alla festeggiata un menu fisso (pizza, birra e supplì) a 9€. Praticamente le abbiamo fatto un regalo da 4,50€ riuscendo a fare così il regalo più squallido mai fatto ad anima viva sulla faccia della terra. Bel cacchio di capolavoro.
Ma è il pensiero che conta, e poi c'era anche il supplì incluso.
Comunque, prima della pizza, ci siamo permesse addirittura un aperitivo. La serata è partita malissimo. Amichetta era in piena crisi e ha dichiarato fin dal principio che aveva bisogno di bere:
"Questa sera mi ubriaco, quanto è vero Iddio!" ha esclamato trangugiando arachidi e scolando anche il mio prosecco prima ancora che Uga ci raggiungesse.
"Cominciamo bene" Ho commentato io mentre il barista (che aveva capito la situazione) piazzava direttamente la bottiglia del prosecco sul nostro tavolino.
Fortunatamente, le prodezze alcoliche di Amichetta si sono fermate là, perché nel menù fisso della pizzeria, era prevista una birretta media e lei era già brilla quando ha varcato la soglia del ristorante.
Pioviccicava quella sera, ma non so perché io e Uga ci siamo fatte trascinare da Amichetta a raggiungere la pizzeria a piedi dal bar. Una piacevole passeggiata in estate e con il cielo punteggiato di stelle. Un inutile fastidio in una serata invernale fredda e umida, soprattutto se soffri di cervicale e se ti tocca sorreggere un'amica che ha bevuto due prosecchi.
Fatto sta che alla fine siamo arrivate illese al tavolo.
"Sai che questa sera l'intervista non te la toglie nessuno, vero?!"
Le ho detto io appena ha poggiato le chiappe sulla sedia.
"Lo so" Ha risposto lei con una smorfia.
Come tutti gli anni, quel giorno Amichetta le ha telefonato cantando a squarciagola "Tanti auguri a te". Io quest'anno, grazie a ben tre promemoria che mi ero scritta, non ho scordato la data da ricordare. Lo scorso anno me ne ero dimenticata e per questo mi sono sentita la peggiore cacca sulla faccia della terra.
Il Super, quando lo ha saputo si è risentito perché è il suo il compleanno che dimentico tutti gli anni e lui tutti gli anni mi perdona e spesso dimentica il mio! Questo rende la nostra amicizia unica e speciale. Che cos'è mo' questa cosa che mi dimentico anche il compleanno di Uga?!
Giusto, il compleanno di Uga non lo dimenticherò mai più! Giuro. Solo quello del Super.
Infatti quest'anno, per rimediare all'imperdonabile dimenticanza dello scorso anno, ho mandato a Uga un sms, un'email, le ho fatto gli auguri su Facebook e l'ho chiamata. "Mancava solo che mi scrivessi una lettera" ha commentato lei.
Comunque per festeggiare, io, Uga e Amichetta siamo andate a mangiare una pizza. Dato che né io, né quella debosciata eravamo riuscite a comprarle un regalo, abbiamo deciso di pagarle la pizza. Peccato che la pizzeria dove siamo state, ovviamente decisa da Amichetta che in fatto di locali tristi, squallidi e fuori dal tempo è imbattibile, fosse decisamente a buon mercato, quindi io e quell'altra cretina abbiamo offerto alla festeggiata un menu fisso (pizza, birra e supplì) a 9€. Praticamente le abbiamo fatto un regalo da 4,50€ riuscendo a fare così il regalo più squallido mai fatto ad anima viva sulla faccia della terra. Bel cacchio di capolavoro.
Ma è il pensiero che conta, e poi c'era anche il supplì incluso.
Comunque, prima della pizza, ci siamo permesse addirittura un aperitivo. La serata è partita malissimo. Amichetta era in piena crisi e ha dichiarato fin dal principio che aveva bisogno di bere:
"Questa sera mi ubriaco, quanto è vero Iddio!" ha esclamato trangugiando arachidi e scolando anche il mio prosecco prima ancora che Uga ci raggiungesse.
"Cominciamo bene" Ho commentato io mentre il barista (che aveva capito la situazione) piazzava direttamente la bottiglia del prosecco sul nostro tavolino.
Fortunatamente, le prodezze alcoliche di Amichetta si sono fermate là, perché nel menù fisso della pizzeria, era prevista una birretta media e lei era già brilla quando ha varcato la soglia del ristorante.
Pioviccicava quella sera, ma non so perché io e Uga ci siamo fatte trascinare da Amichetta a raggiungere la pizzeria a piedi dal bar. Una piacevole passeggiata in estate e con il cielo punteggiato di stelle. Un inutile fastidio in una serata invernale fredda e umida, soprattutto se soffri di cervicale e se ti tocca sorreggere un'amica che ha bevuto due prosecchi.
Fatto sta che alla fine siamo arrivate illese al tavolo.
"Sai che questa sera l'intervista non te la toglie nessuno, vero?!"
Le ho detto io appena ha poggiato le chiappe sulla sedia.
"Lo so" Ha risposto lei con una smorfia.
INTERVISTA A UGA
DOMANDA: Descriviti in due parole
RISPOSTA: Sono riccia.
D: Descrivi me in due parole
R: Sei matta.
D: Da quanto tempo ci conosciamo?
R: Dalle feste di compleanno di Amichetta e ancora oggi cantiamo il tanti auguri a te a squarciagola.
COMMENTO DELLA STRANA: In pratica non è cambiato niente.
COMMENTO DELLA STRANA: In pratica non è cambiato niente.
D: Come definiresti gli anni in cui ci aggiravamo raminghe per i pub più sfigati dei castelli romani?
R: Grandi balli, bottiglie di vino scadente extra large, cocktail, Tequila e un paio di pantaloni ecopelle rossi che indossavi tu.
COMMENTO DI AMICHETTA: ma perché?! Erano sfigati quei locali?!...a me non sembra...
COMMENTO DI AMICHETTA: ma perché?! Erano sfigati quei locali?!...a me non sembra...
COMMENTO DELLA STRANA: Oh mio Dio...è vero, avevo dei pantaloni rossi ecopelle...se questa la legge mia sorella, sono fottuta.
D: Quando tua figlia avrà venti anni, le racconterai le nostre peripezie dei venti anni?
R: Assolutamente sì.
D: Di cosa ti vergognerai, mentre le racconterai quegli anni?
R: Delle mie amiche.
COMMENTO DELLA STRANA, rivolta ad Amichetta: Effettivamente ha ragione.
D: Hai mai capito perché se nel giro di dieci chilometri si aggira un tipo strano, costui inevitabilmente si avvicinerà ad Amichetta o al massimo a me?
R: Penso che lei abbia una particolare calamita che attira i matti. Come "l'incidentato" cioè quel tipo ingessato dalla testa ai piedi, che allietò per un'intera serata Amichetta, raccontandole i dettagli della sua radiografia.
D: Come spieghi il fatto che costui non si avvicinerà di certo a te?
R: Perché io mi giro e me ne vado. Come feci con quel tipo che per rimorchiarmi mi chiese "di che squadra sei?" io risposi "se tutti gli stadi del mondo esplodessero contemporaneamente, sarei felice" e me ne andai. È così che si dovrebbe fare, ho provato ad insegnarlo a questa cretina, ma non c'è verso.
COMMENTO DELLA STRANA: In effetti è strano che quello si sia rivolto a te, era più il tipo di Amichetta.
COMMENTO DI AMICHETTA: Ripensandoci però, l'incidentato non era affatto male...sotto tutto quel gesso e quelle fasciature, magari si nascondeva un grande uomo.
COMMENTO DI AMICHETTA: Ripensandoci però, l'incidentato non era affatto male...sotto tutto quel gesso e quelle fasciature, magari si nascondeva un grande uomo.
D: Trovi che io sia strana?
R: Niente affatto.
D: Perché credi che la gente mi trovi strana?
R: Perché è strana la gente!
D: Perché credi che io e tua cugina siamo diventate amiche quando ci siamo conosciute all'asilo? (NDR. Amichetta è la cugina di Uga)
R: Credo per sbaglio. Dopo la vostra amicizia è rimasta a livello di scuola dell'infanzia.
D: Perché credi che io e tua cugina siamo ancora oggi amiche?
R: Perché noi abbiamo ancora la testa che avevamo a tre anni. Sì, anche io sono deficiente come voi. E insieme siamo più stupide del solito.
D: Come spieghi che quando canti, i cani presenti corrono via infastiditi da ultrasuoni che solo loro possono udire?
R: Ma lo sai a proposito che mia figlia mi ha detto che sono stonata?! Io per ripicca le ho detto che non le canterò mai più "coscine di pollo" e lei allora è tornata sui suoi passi. Comunque le suore che mi hanno escluso dal coro quando avevo sette anni, non avevano capito la mia tonalità.
NDR. Uga comunque nonostante l'esclusione, si intrufolò lo stesso alla recita e cantò a squarciagola. Rovinò il coro.
D: Vorresti descrivere a parole tue il personaggio Super?
R: Lui è fantastico e soprattutto è una di noi.
D: Vorresti inviare tramite il mio blog un messaggio al Super?
R: Mi manchi tanto (lo dice con la voce rotta dal pianto) e quando ti perderai potrai sempre contare su di me.
D: Vorresti descrivere a parole tue il personaggio Amichetta?
R: Oddio mio!
D: Hai ancora il cruciverba che avevi inventato insieme a tuo marito quando eravate fidanzati? Quello in cui ogni domanda riguardava un episodio della nostra vita? Qual'è la domanda che ti piace di più di quel cruciverba?
R: Certo che ce l'ho!! La domanda più bella è quella su "mezzo colpo" un tipo sessualmente non proprio prestante che aveva incontrato Amichetta.
NDR. Sono giorni ormai che aspetto che Uga mi invii un sms con il testo preciso della domanda su mezzo colpo, ma dato che non lo fa, pubblico lo stesso l'intervista.
NDR. Sono giorni ormai che aspetto che Uga mi invii un sms con il testo preciso della domanda su mezzo colpo, ma dato che non lo fa, pubblico lo stesso l'intervista.
D: A quale di queste cose non rinunceresti mai:
Il sudoku o parole crociate mentre sei al bagno
Il caffè
Il Cellulare
R: Senza caffè e parole crociate, il mio intestino è morto. Quindi quelle due cose per forza consecutivamente.
D: Qual'è la cosa che dopo tanti anni che mi conosci, ti stupisce ancora di me?
R: Che ti perdi appena volti l'angolo.
D: Qual'è la cosa che dopo tanti anni che la conosci, ti stupisce ancora di Amichetta?
R: Che si perde appena volta l'angolo
D: Qual'è la cosa che dopo tanti anni che lo conosci, ti stupisce ancora del Super?
R: Non capisco come mai non sia ancora diventata signorina. Strano perché la sindrome premestruale la aveva...
COMMENTO DELLA STRANA: Guarda che si incazzerà a bestia per questa cosa!
COMMENTO DI AMICHETTA: Ma perché scusa...lui è contento di essere una di noi...
COMMENTO DELLA STRANA: Ma che contento?! Non hai notato come svalvola tutte le volte che diciamo questa cosa? Non lo so, non lo so se questa domanda la pubblico...quello fa il matto...dà di matto e si mette a sbraitare che la dobbiamo smettere, che dobbiamo rispettare il suo io maschile. Dirà che in questo modo stiamo minando la sua immagine virile nel mondo e che non vuole essere più amica nostra...oh cazzo!! Amico, amico, volevo scrivere amico!!
COMMENTO DI UGA: ahò, l'intervista è mia e rispondo come me pare...mica mi puoi censurare!
COMMENTO DELLA STRANA: Guarda che si incazzerà a bestia per questa cosa!
COMMENTO DI AMICHETTA: Ma perché scusa...lui è contento di essere una di noi...
COMMENTO DELLA STRANA: Ma che contento?! Non hai notato come svalvola tutte le volte che diciamo questa cosa? Non lo so, non lo so se questa domanda la pubblico...quello fa il matto...dà di matto e si mette a sbraitare che la dobbiamo smettere, che dobbiamo rispettare il suo io maschile. Dirà che in questo modo stiamo minando la sua immagine virile nel mondo e che non vuole essere più amica nostra...oh cazzo!! Amico, amico, volevo scrivere amico!!
COMMENTO DI UGA: ahò, l'intervista è mia e rispondo come me pare...mica mi puoi censurare!
D: Qual'è la cosa che dopo tanti anni che la conosci, ti stupisce ancora di tua sorella?
R: Mia sorella è inquietante qualunque cosa faccia.
D: Qual'è la cosa che dopo tanti anni che lo conosci, ti stupisce ancora di tuo marito?
R: Che si perde appena volta l'angolo e che ancora non ha imparato ad usare niente di tecnologico.
COMMENTO DELLA STRANA: Uga è circondata di gente che si perde.
D: Qual'è la cosa che dopo tanti anni che la conosci, ti stupisce ancora di tua madre?
R: Che ancora mi critica per come mi vesto.
D: Racconta l'aneddoto più esilarante che ha visto protagoniste te e me:
R: Ne ho due:
1. Quando quel poeta ti scrisse una poesia in un pub. Non c'è niente da fare, quando eravate insieme tu e Amichetta, non ce n'era per nessuna...li avevate tutti a vostri piedi...
COMMENTO DELLA STRANA: Mi sa che è ironica...
2. Quando in campeggio tirasti fuori dalla borsa uno specchio da star, con tanto di lucine tutte intorno, lo piazzasti sul tavolino pieghevole e cominciasti a ritoccarti le sopracciglia.
COMMENTO DELLA STRANA: caspita...chissà dove è finito quello specchio...era utilissimo...
1. Quando quel poeta ti scrisse una poesia in un pub. Non c'è niente da fare, quando eravate insieme tu e Amichetta, non ce n'era per nessuna...li avevate tutti a vostri piedi...
COMMENTO DELLA STRANA: Mi sa che è ironica...
2. Quando in campeggio tirasti fuori dalla borsa uno specchio da star, con tanto di lucine tutte intorno, lo piazzasti sul tavolino pieghevole e cominciasti a ritoccarti le sopracciglia.
COMMENTO DELLA STRANA: caspita...chissà dove è finito quello specchio...era utilissimo...
D: Racconta l'aneddoto più esilarante che ha visto protagoniste te e Amichetta?
R: Ne ho due, entrambe in terra di Spagna:
1. Passeggiavamo per le vie di una città non meglio specificata della Spagna. Lei portava un ampio gonnellone, ad un tratto le viene in mente di scavalcare un cordolo di cemento alto circa 30cm ricoprendolo interamente con la gonna e quindi nascondendolo ai miei occhi. Io venendo appresso, mi incollo il cordolo di cemento, che fa male.
2. Finalmente le concedo di prendere una mezza giornata di sole al mare. Io mi sono dovuta coprire interamente, dalla testa ai piedi con un pareo mentre lei dormiva al sole. Al suo risveglio io ero bordeaux e le ho chiesto:" non è che potremmo andare?...mi sento un po' sbruciacchiata", lei era fresca come una rosa.
D: Vuoi lasciare un messaggio a tutti i lettori del mio blog che non mi conoscono di persona?
R: La Strana è proprio così, non c'è nulla di caricato.
Inoltre vorrei anche dire che quello strano uomo che si è sposata, noi amiche lo abbiamo gabbato per benino perché gli abbiamo nascosto tutti i lati oscuri della Strana che lui sta scoprendo pian piano.
Ùûûūúüùúūú)))””
Questa strana sequenza di segni, l'ha fatta Uga che mentre le facevo l'intervista, ha scoperto come si fanno i caratteri speciali con l'iPad. Li ho lasciati perché, senza sapere cosa stesse facendo, Uga è riuscita a riprodurre esattamente il suo acuto. Quindi provate a leggerlo immaginando lei che canta con la bocca rivolta alla luna, tipo lupo mannaro.
Inoltre vorrei dire al Super che noi gli vogliamo bene sul serio. Ma tanto. Vorrei anche confessare che il commento sulla sindrome premestruale lo avevo fatto io, ma non ho avuto il coraggio di attribuirmelo perché temevo la sua reazione. Ti prego Super, comprendi lo spirito goliardico della serata, tieni anche presente che eravamo in presenza di Amichetta che aveva mangiato arachidi come un'addannata.
Infine vorrei informare mia sorella che i pantaloni rossi ecopelle li ho messi pochissime volte perché mi facevano sudare le gambe. Comunque ero molto giovane e per questo chiedo perdono a lei e al Signor Armani per aver commesso con ingenuità, ma senza spavalderia, una simile boiata. Una ragazzata, insomma, che non si ripeterà.